Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] 24 del greco. In latino il segno F fu in un primo tempo usato come semivocale, ma in seguito sempre per f, impiegando per il suono u̯ (v della pronuncia più tarda) lo stesso segno di u (V) derivato dalla lettera greca Υ. La lettera G, assente nell’a ...
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In linguistica, fenomeno fonetico consistente nello sviluppo di un suono (vocalico o semivocalico) all’inizio di una parola, per esigenze eufoniche (per es., la i che veniva un tempo preposta alle parole [...] che iniziano con s impura, dopo una parola che termina in consonante: in istrada, in Ispagna, per iscritto, per ischerzo ecc.) ...
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FLAGRANTE O FRAGRANTE?
Si tratta di due aggettivi dal suono simile, ma dall’origine e dal significato completamente diversi.
• Flagrante (dal latino flagrantem ‘che arde’) si usa nel linguaggio giuridico [...] per indicare un reato che viene scoperto nel momento stesso in cui viene commesso
cogliere in furto flagrante, sorpreso in flagrante
Per estensione viene usato anche con il significato di ‘evidente, ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] tarda latinità, spec. nel passaggio dal latino alle lingue romanze. La scrittura quindi è la prova che la confusione tra i due suoni, ben distinti in latino classico, è avvenuta su larga scala. Già nel I secolo d.C. le scritte di Pompei riportano, ad ...
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Immissione, nell’interno di un gruppo fonetico o sintattico, di un suono non etimologico (per es., -v- in rovina che è il lat. ruina, t nel fr. a-t-il). Un caso particolare di e. è l’anaptissi (➔).
Gioco [...] enigmistico consistente nell’indovinare, attraverso una definizione enigmatica in versi, due parole di cui la seconda ha una lettera interna più della prima (per es., cane-carne) ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] di Kalendae = Calendae). Nella scrittura delle lingue neolatine il k fu talvolta sostituito al c, nel Medioevo, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche invece, e così nelle altre non romanze ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] sillaba lunga o del dittongo).
Il senso della quantità in latino va via via perdendosi come si avverte già nell’epoca imperiale, mentre acquista sempre maggior valore distintivo la qualità dei suoni, come dimostrano gli esiti nelle lingue romanze. ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] parziale o totale. La prima è causata da un mancato sincronismo tra diaframma laringale ed epilaringeo: nel passaggio da un suono sonoro a uno sordo, le pliche (o corde) vocali, per inerzia, possono continuare a vibrare sonorizzando parte del fono ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] da /r/ > [v]: ad es., carbone > [karˈvuːne], erba > [ˈɛrva].
L’esito di un processo di spirantizzazione è un suono fricativo il cui luogo di articolazione è di norma omorganico a quello del fonema coinvolto: per la serie delle occlusive gli ...
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Linguistica
Caratteristica di: a) segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore e il q- di quota; b) parole che, pur [...] francese cent «cento» e sang «sangue»; c) gruppi di parole, o frasi intere, che pur avendo diversa composizione sono uguali come suono: per es., «la morale» e «l’amorale».
Musica
Musica che più voci o strumenti eseguono all’unisono o all’ottava. L ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...