In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice b. la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica [...] al nome di uno strumento musicale, distingue il tipo della famiglia che ha la tessitura (cioè l’ambito dei suoni) più profonda: flauto b., clarinetto basso.
B. albertino Formula d’accompagnamento strumentale introdotta nel 18º sec. da D. Alberti ...
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biologia Classificazione (o sistema) n. Quella che raggruppa gli animali o le piante secondo le loro affinità filogenetiche, in contrapposizione alle classificazioni artificiali che hanno uno scopo puramente [...] deve essere, quindi, graduata in classi successive incominciando non da nozioni intellettuali, ma con cognizioni sensibili, anzi con l’osservazione delle cose stesse.
musica Suono n. Quello non alterato da diesis o da bemolli (➔ alterazione). ...
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Saariaho, Kaija
Luca Conti
Saariaho, Kaija (propr. Laakkonen, Kaija Anneli)
Compositrice finlandese, nata a Helsinki il 14 ottobre 1952. Dopo aver seguito corsi di arti visive presso l'Università di [...] umana, e più in generale, l'esplorazione dei confini tra suono e rumore, aspetto che le avrebbe reso congeniali le esperienze terra natia: l'opera, che fa uso di dialoghi, musica e suoni ambientali, ha ricevuto il Prix Italia (1988) e il Prix Ars ...
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ZAMPOGNA
Raffaele Corso
Francesco Vatielli
. Strumento musicale di carattere pastorale e agreste che trae la sua primitiva origine dal "flauto di Pan", formato di canne riunite. Quando delle varie [...] confusero. Ma il nome zampogna designa con precisione lo strumento usato dai pifferari del Lazio e della Calabria. Essi lo suonano mentre sorvegliano il pascolo dei loro greggi o quando, in occasione delle feste di Natale, scendono nelle città e nei ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] lo stesso studio in Lugo e poscia in Bologna, a tutt'altro fine però che di professare tale arte. Ma in apprendendo il suono del violino, vi prese tal genio, che badò solo a questo e trattennesi nella medesima città di Bologna quattro anni..." (G. M ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] Netherlands and United Provinces, London 1773, II, pp. 289 s.; B.C. Robbio di San Raffaele, Lettere due sopra l'arte del suono, Vicenza 1778, pp. 27 s.; S. Arteaga, Le rivoluzioni del teatro musicale italiano, Bologna 1783-88, I, p. 293; J.W. Lustig ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] a pochi decenni prima gli strumenti a fiato venivano descritti sul modello della voce umana, Giovanni Pizzati (La scienza de’ suoni e dell’armonia, Venezia, Gatti, 1782, p. 186) annovera invece questa nel gruppo di quelli:
l’Organo della voce umana ...
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BRAGA, Gaetano
Liliana Pannella
Nacque a Giulianova (Teramo) da Isidoro e Splendora De Angelis, il 9 giugno 1829. Destinato dai suoi genitori alla carriera ecclesiastica, egli dimostrò fin da fanciullo [...] di lui.
E nei Ricordi della sua vita (editi solo in parte dal Bindi) egli così si esprime: "Col mio modo di suonare rivelai al pubblico un abuso del bravo violoncellista belga Servais" - che del resto era divenuto suo amico - "che aveva con la sua ...
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FANO, Guido Alberto
Nicola Balata
Nacque a Padova il 18 maggio 1875 da Vitale e da Anna Forlì.
Ancora studente presso il ginnasio liceo "Tito Livio" di Padova, s'iscrisse al R. Istituto musicale della [...] Comunale di Bologna, per il Concerto a tre cembali e archi di J. S. Bach in cui, diretto dal Martucci, suonò accanto ai condiscepoli B. Mugellini e F. Ivaldi (6 aprile). Un successivo intervento del Martucci gli valse il mantenimento della borsa ...
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CANAVAS (Canavasso, Canavaz, Canevaz)
Giuliana Scappini
Famiglia di strumentisti e compositori d'origine piemontese, alcuni dei quali operarono in Francia tra la prima e la seconda metà del sec. XVIII, [...] Mercure de France (maggio 1752, pp. 177 ss. e gennaio 1754, p. 199, citato da La Laurencie) definisce il suo modo di suonare elegante e di gusto. Nel 1758 eseguì come solista la Primavera di Vivaldi e sempre il Mercure de France (gennaio 1759, p. 193 ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...