Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] («È scattata l’ora legale. / Panico tra i socialisti», titolo apparso sul giornale satirico «Cuore»).
La somiglianza dei suoni in praesentia realizza diverse figure, spesso ricorrenti anche in poesia e nel folklore verbale, come la rima, l’assonanza ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] parentesi, interposizione, interclusio, con i rispettivi segni detti verghette, mezzi cerchi (‹( )›); accento, suono, tuono grave (‹`›); acuto (‹´›); apostrofo, rivolto, sinalefa, elisio (‹’›); circonflesso, cappelletto, campanello (‹^›); divisioni ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] è resa in italiano anche con il digramma ‹qu› seguito da vocale (► q). Avremo quindi due grafie diverse per lo stesso suono: cuore [ˈkwɔːɾe], cuoio [ˈkwɔːjo], cuoco [ˈkwɔːko] e quota [ˈkwɔːta], questo [ˈkwesto], quale [ˈkwaːle].
Nelle antiche grafie ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] »); poco poco, usata come avverbio ma anche come congiunzione, nel senso di «se appena …»: poco poco ci provi, te le suono. Anche le locuzioni avverbiali possono essere reduplicate: in fretta in fretta e in fondo in fondo «in definitiva».
I nomi, la ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] del volgare illustre poetico: così l’idea che le parole siano divisibili in classi, in base al loro carattere, al suono più o meno aspro, e che queste classi predeterminino l’orizzonte dell’impiego (una tale concezione del lessico si ritrova in ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] . Per es., i nomi, che in tutte le altre lingue si scrivono con la minuscola, in tedesco prendono la maiuscola; il suono [k], che in italiano e in altre lingue romanze e anche in inglese viene scritto con ‹c› (it. cattedrale, documento, repubblica ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] a entrare nel lessico italiano contemporaneo.
Tipicamente veneziana è la realizzazione di /l/ tra vocali, detta evanescente (dorso-palatale rilassata). Il suono che più le si avvicina è una breve [e] o una [j]: si avverte meglio tra due /o/ ([ˈkɔeo ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] non sempre coincidenti con la partizione fin qui seguita. Ad es., il passaggio di -ll-, e talora di -lj-, al suono cacuminale [ɖ], riscontrabile nel sardo e nei dialetti meridionali estremi d’Italia, è presente – seppure con varietà di realizzazioni ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] ecc.), ci pare preferibile non considerare queste parole come appartenenti a classi diverse (e quindi identiche soltanto per il suono), ma al contrario come un unico tipo di determinanti, caratterizzati dalla proprietà di poter essere seguiti o meno ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] [ˈfεstival]). L’assimilazione fonetica è minima: di solito il fonema inglese privo di un corrispondente in italiano viene reso col suono più vicino: [æ] > [ε] (match), oscillante con la resa [æ] > [a] (fan, manager); [ʌ ] > [ a] (pick-up ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...