MANZINI, Vincenzo
Giurista, nato il 20 agosto 1872 a Udine: professore ordinario di diritto e procedura penale già nelle università di Ferrara, Sassari, Siena, Pavia e Torino, ora nell'università di [...] 5ª ed., Padova 1932; L'omicidio rituale e i sacrifici umani, ecc., Torino 1925; 2ª ed., col titolo: La superstizione omicida e i sacrifici umani, ecc., Padova 1930; Diritto penale militare, Padova 1928; Trattato di diritto processuale penale italiano ...
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METEOROLOGIA
Luigi De Marchi
. Propriamente discorso sulle meteore, le cose quae in sublimi apparent, cioè di tutti i fenomeni che si svolgono al di sopra della superficie terrestre. Il nome si deve [...] . Esempio classico sono le Georgiche di Virgilio. La maggior parte sono regole tradizionali, troppo spesso basate sulla superstizione, o erronee, perché trasmigrate da regioni, ov'erano state suggerite dall'osservazione, ad altre di condizioni ...
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GRENADA (XVII, p. 945)
Giandomenico Patrizi
Renato Piccinini
Il 7 febbraio 1974 l'isola di G. e le Grenadine meridionali, appartenenti alle Piccole Antille, hanno costituito un nuovo piccolo stato indipendente [...] imposta dal primo ministro E. M. Gairy accusato di portare il paese alla rovina economica e di essere succube della superstizione attraverso pratiche di magia nera.
L'Assemblea nazionale è composta di 15 membri, di cui 13 appartenenti al United ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] della Chiesa. La religione razionale che vi si praticava, aperta alla scienza e avversa al formalismo e alla superstizione, configurava un ‘cristianesimo civile’, operoso nella società e attento ai bisogni delle classi umili. Il tragico esito di ...
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LABERIO, Ambrogio Giuseppe
Riccardo Ferrante
Nacque a Genova l'8 maggio 1742 da Giovanni Battista di Giovanni Bernardo e da Maria Livia, di cui non si conosce il casato. Giovanni Battista era un giureconsulto [...] , G.-M.-A. Brune, consultato il Direttorio francese, definì i membri delle assemblee "nemici della libertà" e "partigiani della superstizione": tra essi vi era il L., del quale il 31 agosto il Consiglio dei sessanta "accettò" le dimissioni.
Dopo la ...
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CIONI, Fabio
Valerio Marchetti
Nato a Grosseto intorno al 1520 da "persone honorate" (una modesta famiglia di commercianti), frequentò a Siena là scuola superiore di notariato annessa all'università. [...] di insegnare loro tutte quelle preghiere "che non erano necessarie". Volle inoltre liberare la sua casa dalla superstizione pagana bruciando l'iconismo familiare o apponendo alle immagini il motto veterotestamentario: "Simulacra gentium argentum et ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] a reprimere il brigantaggio, che egli in seguito avrebbe definito "una lotta infeconda", alimentata da fattori quali "la superstizione, l'ignoranza e la miseria" (Memorie autobiografiche, pp. 15 s.), non diversa da quelle insorgenze che avevano ...
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BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] d'aver attaccato il primato pontificio, e contro i giansenisti convulsionari di S. Medardo, di cui irride la superstizione. I suoi autori preferiti, fra gli apologisti cristiani, accanto agli antichi Arnobio, Lattanzio e Minucio Felice, sono Bergier ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] Palumbo durante la guerra: due Introduzioni a Marett e a Frazer, e una importante raccolta di saggi Sul concetto di superstizione (1945).
La critica - che è autocritica, pur non esplicita - del concetto di "survival" è condotta sulla base di alcune ...
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RUSSO, Ferdinando
Gabriele Scalessa
– Nacque a Napoli il 25 novembre 1866, secondo di sette figli, da Gennaro, ufficiale del dazio di consumo, e da Cecilia De Blasio.
Lasciati gli studi, lavorò come [...] sentimentale. Vi trovarono spazio alcuni topoi della letteratura napoletana, come il gioco del lotto (’A furtuna), la superstizione (Jettatura) e la rasoiata inflitta sul volto della donna fedifraga (Rasulata), già nel Salvatore Di Giacomo di ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...