RABDOMANZIA (fr. rabdomancie; sp. rabdomancía; ted. Rhabdomantie; ingl. dowsing)
Emilio Servadio
Secondo l'etimo (dal gr. ῥάβδος "verga" e μαντεία "divinazione"), la parola rabdomanzia indica la divinazione [...] strumentale, pemettono di considerare non lontano il giorno in cui la rabdomanzia sarà definitivamente strappata alla superstizione, e acquisita alla scienza.
Bibl.: C. v. Klinckowstroem, Bibliographie der Wünschelrute, Monaco 1911, e supplementi in ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] 1804), le Osservazioni rimangono un libro sempre sconvolgente e sempre attuale nella denuncia degli orrori a cui l’ignoranza, la superstizione e il fanatismo possono condurre un intero popolo e i suoi magistrati. Diversa, come è noto, la posizione di ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] contro storici come Joseph Hilarius Eckhel e Manso29. Costantino è stato associato al tipo di conversione in cui «la superstizione diventa la strada per la fede»30.
In generale, nasce un ritratto tutto sommato positivo dell’imperatore. Neander riesce ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] le simpatie dei sudditi; i diversi aspetti del suo carattere, quelli fisici, i divertimenti, gli studi, la religiosità e la superstizione, ecc. - e termina coi presagi che precedettero la morte del duca, la morte stessa e un accenno all'inizio della ...
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Visione anglicana di Costantino
Un’indagine storica
Richard Price
La storia della visione anglicana di Costantino – per essere precisi, le visioni anglicane di Costantino, in tutta la loro varietà – [...] ; ma sicuramente la Persona del Signore fu qualcosa di marginale. Costantino comprese la sua epoca perché ne condivise le superstizioni pagane e il sentimento di classe pagano; e il cristianesimo per lui era niente di più che un paganesimo monoteista ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] , IV, pp. 132-133, vv. 541-581), la leggenda di Cola Pesce narrata da Salimbene come esempio di superstizione, per trasformarla tuttavia in un esempio di sfrenata curiosità naturale guidata da una inesorabile durezza regale. Proveniente dalla stessa ...
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L'Ottocento: chimica. Atomi, tipi e radicali
Colin A. Russell
Atomi, tipi e radicali
Scoprire di che cosa sono fatti gli oggetti che ci circondano è la capacità fondamentale di un chimico. Tale tendenza [...] positivista di Auguste Comte che si diffondeva da Parigi e rifiutava qualsiasi forma di speculazione astratta o di superstizione. I sostenitori della teoria dei tipi aderivano a un empirismo molto spinto e si interessavano soltanto delle realtà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] in sé, ma risiede nel ruolo che il mago si riserva e nelle finalità che si propone, il discrimine tra scienza e superstizione viene a poggiare interamente sulla modalità con la quale si realizza il contatto con il demone. Mentre nella teurgia il mago ...
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ENRIQUEZ, Enrico
Pietro Messina
Nacque a Campi (Lecce) il 30 sett. 1701, da una famiglia di antica origine spagnola. Il padre, Giovanni, era principe di Squinzano e marchese di Campi, la madre era Cecilia [...] moderato; lodava infatti quegli autori francesi che "sanno tenere la via di mezzo, senza passare a gli estremi cioè di superstizione, o di miscredenza, come fanno gli 'Italiani" (Lettere, p. 752). Certamente la passione per le lettere gli rimase per ...
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GORANI, Giuseppe
Elena Puccinelli
Nacque a Milano il 2 febbr. 1740, dal conte Ferdinando e dalla contessa Marianna Belcredi, entrambi di nobili famiglie pavesi i cui membri avevano ricoperto, e ancora [...] peregrinazioni e la delusione verso la politica del primo ministro portoghese - inizialmente ammirato per la sua lotta contro la superstizione e il potere di Roma, poi giudicato crudele e iniquo tiranno - lo indussero, nella primavera del 1767, a ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...