BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] molt'hai iocato al mondo (58 = 84), che accusa il pontefice di avidità, nepotismo, ambizione, empietà, superstizione e perfino eresia, ricordandogli la punizione divina, allude chiaramente all'intervento di Bonifacio nelle discordie fra il cardinale ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] più bassi strati sociali, con il parlare sboccato, le miserie morali e materiali, i bisogni elementari, l'ignoranza, la superstizione, attrae il poeta perché rappresenta l'antitesi netta di quello in cui egli vive. Lo infastidiscono le ipocrisie e i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] la dimensione politica. Infatti, secondo Capitini, una sfera religiosa senza partecipazione alla vita pubblica equivale alla superstizione, tanto che solo su una profonda partecipazione alla vita sociale e politica può sorgere una coscienza religiosa ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] della moda e dell'uso, per metterla sotto il governo legittimo della ragione e del gusto..., di far guerra alla superstizione e alla licenza, per sostituirci una temperata e giudiziosa libertà; di combattere gli eccessi, gli abusi, le prevenzioni di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michele Amari
Giuseppe Giarrizzo
Storico acclamato della Sicilia aragonese e musulmana, fu politico ‘nazionale’ e figura simbolo della lotta antitirannica e liberale.
La vita
Nato a Palermo il 7 luglio [...] tra loro altresì una vaga speranza dell’immortalità dell’anima, non insegnata da metafisica né da teologia, ma dalla superstizione ch’è scuola senza dispute. […] Lo sviluppo di una nuova religione, apparecchiato da coteste condizioni di cose, fu ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] animato e affollato di un caso clinico di psicosi, a determinare il quale contribuiscono passione e orgoglio, violenza e superstizione che irretiscono l'individuo nelle maglie di un arcaico ma ancor vivo costume morale e psicologico. Il C. attenua ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] da tutte le parti forma il carattere della brutta nazione pronta sempre alla vendetta, alla calunnia, al zelo indiscreto, alla strana superstizione ed a tutto il resto dei vizi" (a Tanza, 16 apr. 1803, in Vacca, p. 112).
Forse tale amarezza fa da ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] culti astrali all’interno della civiltà cristiana che era l’astrologia. Nel condurre questa ‘storia filosofica’ della superstizione, Pico ebbe modo di iniziare la confutazione di quel particolare modo di concepire il succedersi delle grandi religioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Bruno de Finetti
Stefano Lucarelli
Giorgio Lunghini
Bruno de Finetti ha dato molti e importanti contributi alle scienze: alla matematica pura e applicata, alla teoria della probabilità, alle scienze [...] più grave e odioso sofisma nell’indicazione dei mezzi atti a condurvi: è il sofisma ottimistico del liberalismo, la superstizione dell’anarchia autoregolantesi, secondo cui per giungere al massimo benessere per tutti il modo più semplice e più sicuro ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] quattro arti; il 24 aprile riceve la dote della fidanzata del figlio, Cecilia Rainieri; il 6 marzo 1449, in un processo per superstizione, viene citata una sua tavola con S. Sebastiano (tra i dipinti più tardi è appunto un S. Sebastiano già a Venezia ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...