DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] le simpatie dei sudditi; i diversi aspetti del suo carattere, quelli fisici, i divertimenti, gli studi, la religiosità e la superstizione, ecc. - e termina coi presagi che precedettero la morte del duca, la morte stessa e un accenno all'inizio della ...
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ENRIQUEZ, Enrico
Pietro Messina
Nacque a Campi (Lecce) il 30 sett. 1701, da una famiglia di antica origine spagnola. Il padre, Giovanni, era principe di Squinzano e marchese di Campi, la madre era Cecilia [...] moderato; lodava infatti quegli autori francesi che "sanno tenere la via di mezzo, senza passare a gli estremi cioè di superstizione, o di miscredenza, come fanno gli 'Italiani" (Lettere, p. 752). Certamente la passione per le lettere gli rimase per ...
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GORANI, Giuseppe
Elena Puccinelli
Nacque a Milano il 2 febbr. 1740, dal conte Ferdinando e dalla contessa Marianna Belcredi, entrambi di nobili famiglie pavesi i cui membri avevano ricoperto, e ancora [...] peregrinazioni e la delusione verso la politica del primo ministro portoghese - inizialmente ammirato per la sua lotta contro la superstizione e il potere di Roma, poi giudicato crudele e iniquo tiranno - lo indussero, nella primavera del 1767, a ...
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DINI, Giuseppe
Adriana Boidi Sassone
Figlio di Baldassarre, legnaiolo, nacque a Novara nel settembre 1820.
Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, risulta premiato ai concorsi semestrali di scultura [...] , n. 226).
Fra le figure a soggetto allegorico è da segnalare La Scienza dissipa le tenebre dell'ignoranza e della superstizione coll'istruzione dei popoli, una "idea e proprietà del comm. Borelli, statua gittata in alabastro grande al vero" (Catal ...
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GALLI (Gallo), Antonio
Elena Del Gallo
Nacque a Urbino nel 1510 da Girolamo (o dal conte Federico, secondo lo Zaccagnini) e da Leonora Cupana, baronessa del Poggio di Santa Maria, in una nobile famiglia [...] , con ironia riferisce il giudizio dato dal Castelvetro su un verso della canzone, giudizio che ritiene ispirato più dalla superstizione che da sani principî morali. Due lettere del 1562 testimoniano la stima e il vincolo di amicizia che legarono ...
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CACCIATORE, Niccolò
Ugo Baldini
Nacque a Casteltermini nella zona di Agrigento, il 26 genn. 1780, da famiglia agiata. Il padre, Gaetano, notaio del luogo, pensava di avviarlo alla vita religiosa, e [...] ), in cui le notizie scientifiche si mescolano a considerazioni storico-filosofiche nel tentativo di dissipare l'alone di superstizione che circondava l'apparizione dell'astro.
Il C. diede grande impulso anche allo studio della meteorologia con ...
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BOTTAZZI, Francesco Maria
Giuseppe Pignatelli
Pochissime le notizie biografiche su di lui allo stato attuale delle ricerche. Nato a Tortona, in data imprecisabile nella seconda metà del secolo XVIII, [...] il B. accusa il Papato di essersi servito della religione per ingannare il popolo, facendola degenerare in fanatismo e superstizione. Il B., che contro Rousseau sostiene lo stato sociale come stato naturale dell'uomo (il che postula l'intervento ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] trattò ogni sorta di argomenti; in particolare manifestò un pugnace spirito volterriano scrivendo contro il fanatismo e la superstizione, ed insistette sui problemi dellaclasse proletaria, specie sul lavoro e sull'istruzione. Al periodico affiancò un ...
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BAROLINI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Vicenza il 29 maggio 1910, da una famiglia di navigatori: il padre Giuseppe, ufficiale di marina, morì nel 1919 per i postumi di una malattia contratta [...] ) col titolo Una lunga pazzia.
Nel romanzo, la delirante vicenda di Maria Assunta e di suo figlio Giovanni, la tragica superstizione religiosa che spinge una madre alla follia e al delitto "riflette la realtà di un'esperienza provinciale di costume ...
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CARREGA, Francesco Maria
Marina Caffiero Trincia
Nacque a Genova, da famiglia patrizia, nel 1770. Mancano notizie relative alla sua giovinezza e formazione culturale. Il suo nome appare per la prima [...] compone colla Religione Cattolica", purché quest'ultima sia rettamente intesa ed insegnata, purgata, cioè, da ogni elemento di superstizione e di fanatismo. La maggior parte delle opere del C. (alcune delle quali sono state pubblicate dal Codignola ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...