Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] stendere per tutto il mondo, senza che vi fosse argine alcuno che potesse raffrenarla, siccome per l’ignoranza e superstizione de’ secoli seguenti fortunatamente avvenne (Il Triregno, cit., pp. 712-13).
In senso generale, la critica, e la discussione ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] , si proponeva di divulgare norme igienico-profilattiche, ma non era avaro di accenti polemici contro catastrofismo, disinformazione e superstizione, e contro quanti definirono l’epidemia ‘un flagello di Dio’.
Nel 1869 fu pubblicata in Italia, per l ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] presidiare l’osservanza di precetti esteriori (lo «statuale della religione»), diffonde tra le masse «incolte» superstizione e «inerte passività», provocando l’«accasciarsi» del sentimento religioso («forma generale dello spirito, superiore ad ogni ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] la religione», perché «il solo uomo virtuoso può avere religione: senza virtù non v’è ne è che l’apparenza, la superstizione». Con la qual cosa viene chiarito il «nesso […] tra religione e morale», kantianamente riportato da Cuoco a un insegnamento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] la dimensione politica. Infatti, secondo Capitini, una sfera religiosa senza partecipazione alla vita pubblica equivale alla superstizione, tanto che solo su una profonda partecipazione alla vita sociale e politica può sorgere una coscienza religiosa ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] con infamia e rovina per l’intera arte. Questa andava intesa come un capitolo della filosofia naturale, e non come superstizione, vaticinio, magia, augurio, auspicio o altre cose simili (G. Cardano, Commentaria, in Opera omnia, 5° vol., 1663, p. 356 ...
Leggi Tutto
Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] del mondo che ebbe inizio con la profezia ebraica antica e che, in unione con il pensiero scientifico greco, rigettò come superstizione ed empietà tutti i mezzi magici di ricerca della salvezza" (v. Weber, 1920; tr. it., p. 91). Se in quest'opera ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] tal senso uno dei centri dell'occultismo greco-orientale, circolava una vasta letteratura proveniente dalla zona franca tra superstizione e cultura filosofica superficiale che fu l'effetto di quella che con Heinrich Dörrie potremmo definire una "ri ...
Leggi Tutto
Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] sulla qualifica da attribuire loro: vi si potrà scorgere una filosofia, una visione del mondo, una mitologia o una superstizione. Trattandosi però, in ogni caso, di un'interpretazione della realtà in funzione di un avvenire desiderato o atteso, tali ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] positiva all'astronomia (Confessiones, V, 3, 4), a condizione di tenere ben lontano i rischi del determinismo astrale e della superstizione (De civitate Dei, V, 1, 6-7). Già la questione della sfericità della Terra gli appare quasi irrilevante, così ...
Leggi Tutto
superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...