FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] legislatore avrebbe potuto rendere pubblica la nuova religione e dichiararla religione dello Stato e del governo. Il vacillante mostro della superstizione sarebbe a tal punto crollato su se stesso".
La morte del F., avvenuta l'11 luglio 1788 a Vico ...
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sogno
Simona Argentieri
Il lavoro della mente nel sonno
Il sogno è un’attività mentale che si svolge durante il sonno, composta da una grande ricchezza e varietà di immagini, sensazioni, emozioni. Sognare [...] magico. I sacerdoti o gli stregoni cercavano di decifrarli, soprattutto per indovinare il futuro.
Ancora oggi la superstizione popolare attribuisce un significato profetico ai sogni: si dice, per esempio, che sognare di perdere i denti significa ...
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Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] di Boileau, il suo eroicomico epos in alessandrini Peder Paars contro la pedanteria classicistica della scienza universitaria, la superstizione e l'intolleranza ecclesiastica. Fra il 1722 e il 1728 approntò per il primo teatro sorto in Danimarca non ...
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ERCOLANO da Piegaro
Rosamaria Dessi
Nacque a Piegaro (presso Perugia), probabilmente verso la fine del sec. XIV; della sua infanzia e prima formazione non si hanno notizie. Entrò tra i frati minori [...] Liber de institutis è un'opera polemica nei riguardi di Bernardino da Siena, accusato di aver propagato l'idolatria e la superstizione, incitando alla devozione del trigramma del nome di Gesù. Se le notizie del Biglia sono vere, E. predicò a Perugia ...
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FRANCESCO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 16 genn. 1836 da Ferdinando II e da Maria Cristina di Savoia, che morì pochi giorni dopo il parto, crebbe in buona armonia [...] , oltre che dal padre, F. derivò un profondo attaccamento alla religione, sconfinante spesso nella bigotteria e nella superstizione.
Circondato da un ambiente moralmente e intellettualmente angusto, crebbe privo di esperienze, insicuro di sé, ligio ...
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Filosofo, scienziato, uomo politico (Ribemont 1743 - Bourg-la-Reine 1794); studioso di matematica e di scienza (Essais d'analyse), dal 1769 nell'Accademia di scienze, di cui poi (1776) divenne segretario [...] sta la tirannia, rappresentata dalla casta sacerdotale e dal dispotismo militare, che si giovano dell'ignoranza e della superstizione del volgo, e dall'altra stanno quei pochi ed eroici precursori, che hanno tutelato e dovranno tutelare i diritti ...
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Beccaria, Cesare
Giuseppe Bedeschi
Il primo grande critico della pena di morte
Profondamente influenzato dagli illuministi francesi ‒ disse di dovere a Montesquieu "la sua conversione alla filosofia" [...] quello di mostrare come i codici e le procedure penali del suo tempo costituissero un insieme di abusi dovuti alla superstizione religiosa, alla violenza sociale e politica, alla crudeltà dei costumi ("apriamo le istorie e vedremo che le leggi, che ...
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BURGIO, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Giarratana Ceretani (Ragusa) il 2 apr. 1674 da nobile famiglia, vestì l'abito della Compagnia di Gesù il 28 giugno 1691, dopo aver trascorso l'adolescenza [...] ingeniorum moderatione, ove tale voto era qualificato per la prima volta come "sanguinario" e accusato di fanatica superstizione, sosteneva con un linguaggio molto moderato (tale abilità fu riconosciuta dallo stesso Muratori che definiva il B. "molto ...
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CAPECE ZURLO (Zurolo), Giovanni Antonio
Raffaele Barometro
Nacque nei primi anni del sec. XVIII, a Napoli, in una delle più importanti famiglie del patriziato napoletano, iscritta fin da antica data [...] di ciò, sosteneva che l'autorità ecclesiastica era riuscita a limitare la sovranità civile solo grazie alla "stupidezza, o superstizione dei popoli, unite alla somma diligenza ed accortezza degli ecclesiastici".
Il C. ebbe un ruolo di primo piano ...
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Scrittore latino (Como 23 d. C. - Stabia 79); venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari; ebbe sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere appunti, come racconta con ammirazione [...] cosmo, tratta di geografia, antropologia, zoologia, botanica, botanica medica e zoologia medica (importanti per la conoscenza della superstizione antica) e, dal 33° al 37°, di mineralogia, della lavorazione dei metalli e quindi di storia dell'arte ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...