Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] sono simbologi perché i simboli sono per loro indici, esclusivamente, di modificazioni storiche, ed essi volentieri denunciano come superstizione ogni concezione metafisica. Non a caso il filosofo a loro più prossimo è Ernst Cassirer, la cui vasta ...
Leggi Tutto
Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] del mondo che ebbe inizio con la profezia ebraica antica e che, in unione con il pensiero scientifico greco, rigettò come superstizione ed empietà tutti i mezzi magici di ricerca della salvezza" (v. Weber, 1920; tr. it., p. 91). Se in quest'opera ...
Leggi Tutto
Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] che ciò che ha caratterizzato la filosofia dei Lumi è stato il progetto di liberare gli uomini, di emanciparli dalla superstizione e da tutto ciò che li opprimeva. Pure, nel razionalismo illuministico era già in germe il "nuovo tipo di barbarie ...
Leggi Tutto
Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] rigorosa dei teoremi dell'economia. Da questa indagine scientifica, non da "un miscuglio di pietà, follia e superstizione", come ancora credeva Mandeville, si traeva la conclusione che i poveri non potevano vantare alcun diritto a qualsivoglia ...
Leggi Tutto
Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] la cosmologia ufficiale considera marginale l'adesione ai riti propri di tali concezioni, e la stigmatizza come una forma di superstizione o, peggio, di eresia (v. Lewis, 1991). In questo caso i due sessi, le cui differenze sono rigidamente tracciate ...
Leggi Tutto
Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] di lavoro, estremamente funzionali e razionalizzati; ogni loro riferimento ad altro è stato eliminato come un'ultima traccia di superstizione. Si potrebbe dire che il pensiero è stato ridotto al livello dei processi industriali. Del resto, esso è ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] : dal nicodemismo e dall'opportunismo è destinata a scaturire una posizione ulteriore, quella che degrada la religione a superstizione e pretesto di conformismo sociale (v. Ginzburg, 1970, p. 185). In questo contesto il conformismo sociale appare ...
Leggi Tutto
Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] aleatori.
L'uomo ha imparato allora a scommettere, cercando nei metodi della scienza, o nelle magie della superstizione, un qualche principio vincente. Eppure, anche al cospetto del più elementare evento fortuito, gli atteggiamenti possono essere ...
Leggi Tutto
Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] , ammette però, per render conto di quest'ultimo aspetto del mito, l'esistenza di un fondo di credenze primitivo e originario: superstizioni popolari e contadine, vicine alla terra ‟che è la fonte di ogni religione e da cui escono anche i grandi dei ...
Leggi Tutto
Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] , e che in unione col pensiero scientifico greco rigettò tutti i mezzi magici nella ricerca della salvezza, considerandoli come superstizione delittuosa, trovò qui la sua conclusione" (v. Weber, 1904-1905; tr. it., vol. I, p. 197).
Per comprendere il ...
Leggi Tutto
superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...