Ugolino della Gherardesca
Conte di Donoratico (m. Pisa 1288). Discendente di un lignaggio cittadino tradizionalmente fedele agli svevi, fu vicario di re Enzo, il cui figlio sposò una sua figlia. Negli [...] anni successivi alla fine degli Hoenstaufen, trovatosi a gestire la successione dei domini sardi di Enzo lasciati ai nipoti, entrò in conflitto con il comune di Pisa che voleva impadronirsene, e si alleò ...
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Potente famiglia del regno di Napoli, venuta, secondo la tradizione, con i Normanni; certo già notevole al tempo degli Svevi, coi quali poi si inimicò nel 1241. Tornò in auge con gli Angioini, sotto i [...] quali ebbe quasi per diritto ereditario le cariche di grande ammiraglio del regno e di camerario, e feudi, come il ducato di Sessa e il comitato di Alife. Passò poi con Giovanni Antonio agli Aragonesi, ...
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LANCIA (Lanza), Manfredi
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia, originaria del Piemonte, spostatasi nell'Italia meridionale al seguito degli Svevi, la sua nascita è da collocare poco dopo la metà del [...] ancora molto piccolo, il L. si trasferì in Catalogna con il fratello Corrado e con il seguito che accompagnava Costanza di Svevia, figlia di re Manfredi, sposatasi con l'infante Pietro d'Aragona, divenuto re d'Aragona nel 1276, alla morte di Giacomo ...
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Re dei Longobardi (sec. 6º), nipote e successore di Tatone; fondatore della fortuna del suo popolo, vinse gli Eruli e gli Svevi, e, con alleanze matrimoniali, si legò ai Gepidi e ai Franchi. ...
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BRUNFORTE, Villanuccio da
Gino Franceschini
Discendente da una nobile famiglia marchigiana di tradizione ghibellina, imparentata con gli ultimi rami degli Svevi (uno zio, Ottaviano, aveva sposato nel [...] 1297 una nipote di Corrado d'Antiochia), seguì le sorti dei suoi maggiori, che, nel generale sbandamento delle forze ghibelline seguito alla discesa in Italia di Ludovico il Bavaro, si dettero come tanti ...
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Nipote (sec. 13º) di re Manfredi, e suo vicario per la Calabria e la Sicilia; espugnò varie città e fortezze (1261). Caduti gli Svevi, tentò invano la sorte con Corradino a Tagliacozzo (1268). ...
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Nipote (m. 1241) di Antonio, vicario di Federico Barbarossa a Urbino, ne continuò la politica, che rimase poi tradizionale, in senso favorevole agli Svevi, combattendo più volte in Umbria per Federico [...] II, da cui fu investito (1213) della signoria di Urbino che occupò effettivamente solo nel 1234 ...
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Arcivescovo di Colonia (Berg 1185 circa - Schwelm 1225), dei conti di Berg, a 15 anni era preposto del duomo di Colonia. Fautore degli Svevi, nel 1216 era nominato arcivescovo; nel 1220 Federico II lo [...] designava governatore imperiale per il piccolo Enrico, che E. diresse nell'azione politica e che nel 1222 incoronò. Essendo intervenuto contro le prepotenze di Federico di Isenburg questi lo uccise per ...
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Re dei Visigoti (m. Toledo 586). Associato dapprima al governo dal fratello Liuva I (568), poi (572) solo, estese il suo regno sconfiggendo gli Svevi stanziati lungo la costa atlantica, i Baschi e i Bizantini [...] che avevano riconquistato l'Andalusia. Fedele all'arianesimo, mise a morte il figlio primogenito Ermenegildo, che si era convertito al cattolicesimo. Compì anche la revisione delle leggi d'Eurico, riducendole, ...
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Rimatore fiorentino (seconda metà sec. 13º), di cui restano 133 sonetti e 11 canzoni; interessanti soprattutto le tenzoni, in cui egli, guelfo, discute con i sostenitori degli Svevi. ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
quartiglio
quartìglio s. m. [der. di quarto, calco dell’arabo rubā῾ī «quadripartito», der. di arba῾a «quattro»]. – 1. Moneta d’oro coniata in Sicilia dagli emiri musulmani dei sec. 9°-12° e in seguito dai sovrani normanni e svevi, così chiamata...