Berluscóni, Silvio. - Imprenditore e uomo politico italiano (Milano 1936 - ivi 2023). Dopo azioni imprenditoriali di grande successo, a partire dagli anni ’60 nel settore immobiliare e negli anni ’80 nel [...] efficace, grandi prospettive di sviluppo per il paese. Nominato del peso fiscale e una serie di provvedimenti per la modernizzazione ha raggiunto circa il 44% dei voti, la maggioranza assoluta in Parlamento, e B. è stato eletto al Senato. Nel luglio ...
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Uomo di stato, presidente degli Stati Uniti (Brookline, Massachussets, 1917 - Dallas, Texas, 1963). Figlio del senatore Joseph (Boston 1888 - Hyannisport, Massachusetts, 1969), ricco finanziere di origine [...] gli S.U.A. s'impegnavano a investire in 10 anni 20 miliardi di dollari per lo sviluppo economico dell'America Latina. Nel 1962 ottenne dal Congresso i poteri necessarî per una nuova serie di negoziati internazionali destinati ad abbassare le tariffe ...
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Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio [...] la lotta contro i Templari era ancora nel suo pieno sviluppo F. il Bello moriva. Continuando le direttive politiche di trasformare il suo stato in una monarchia accentratrice e nazionale, grazie a una serie di riforme burocratiche e finanziarie ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] miglioramenti; e pubblicò i risultati ottenuti in riviste italiane. Una serie importante di articoli, apparsi tra il Cajal. Questi, sviluppando il metodo di osservazione microscopica di G. (conosciuto con un certo ritardo in ambito internazionale), ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] una situazione difficile sul piano politico ed economico, attraverso una serie di sessioni del comitato centrale G. impostava un "nuovo ) e per lo sviluppo dei nazionalismi (repubbliche baltiche, Caucaso, Asia Centrale). In campo internazionale, G ...
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Uomo politico tedesco (Lubecca, 1913 - Unkel, Renania-Palatinato, 1992). Di origine operaia, militante socialista dal 1931, all'avvento del nazismo si rifugiò in Norvegia assumendo il nome di Willy B. [...] processo di distensione Est-Ovest. Tale politica, concretizzatasi in una serie di trattati nei primi anni Settanta, gli valse economiche fra i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo, cui si deve la pubblicazione del cosiddetto Rapporto ...
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Storico dell'antichità (Caraglio 1908 - Londra 1987). Prof. univ. dal 1936, titolare di storia romana a Torino, fu costretto dalle leggi razziali a rifugiarsi in Inghilterra (1938). Dal 1951 ha insegnato [...] la storia degli studî dell'antichità in relazione all'ambiente culturale che li Filippo il Macedone (1934); Lo sviluppo della biografia greca (1974); Saggezza Molti suoi studî sono poi raccolti nella serie Contributi alla storia degli studi classici ( ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] la monumentale traduzione della Bibbia (1517-34) e una serie di canti (Gesangbüchlein, 1524) divenuti patrimonio di tutto un mentre assumono sempre maggiore sviluppo la scultura in legno e la pittura su tavola, che si associano in pale d’altare spesso ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] (3 libri), Poetica. Di una serie di altri scritti compresi nel corpus (Problemi, Retorica ad Alessandro, Fisionomici, ecc.) l'autenticità è con molto fondamento messa in dubbio.
Le linee dello sviluppo filosofico di Aristotele, che dallo Jaeger ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] alchemico il quale, tuttavia, ha lasciato in eredità alla chimica una notevole serie di pittogrammi, abbreviazioni e monogrammi.
Chimici del negli usi liturgici, soprattutto in contesto battesimale. Con lo sviluppo della teologia e l’insorgere ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...