Uomo politico e diplomatico francese (Montpellier 1753 - Barnes Terrace, Londra, 1812). Alle prime avvisaglie della Rivoluzione si fece sostenitore delle idee più spinte (Mémoire sur les États généraux, [...] liberale agli Stati generali del 1789. Ma il suo atteggiamento incoerente lo costrinse nel 1790 a emigrare in Svizzera, poi a Venezia, divenendo agente della controrivoluzione e annodando infiniti intrighi in senso monarchico. Arrestato a Trieste ...
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Quarto figlio (Vienna 1298 o 1299 - ivi 1358) di Alberto I re di Germania, governò l'Austria e la Stiria sostituendo il fratello Federico il Bello, fatto prigioniero a Mühldorf (1322), e in seguito alla [...] (1339), ebbe tutti i territorî asburgici, che accrebbe con l'acquisto della Carinzia. Dal 1351 lottò contro la confederazione svizzera riuscendo nel 1355, in seguito a una pace separata conclusa con Zurigo, a ricuperare Glarus e Zug, toltigli nel ...
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CURIONE, Celio Agostino
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1538 a Salò sul Garda (prov. di Brescia) da Celio Secondo, di nobile famiglia piemontese, e Margherita Bianca Isacchi, del patriziato milanese.
Il [...] , dopo avei insegnato a Padova, Venezia, Ferrara e Lucca, si era rifugiato a Salò. Successivamente la famiglia si trasferì in Svizzera e infine, nel 1546 si stabilì a Basilea, isola di tolleranza religiosa e centro culturale e editoriale di primaria ...
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Storico, pedagogista e uomo politico (Firenze 1792 - ivi 1876). Figura di grande rilievo per la storia della cultura toscana, rappresentante del pensiero politico moderato, fu senatore e presidente del [...] , intraprese viaggi dapprima in Italia (1816-18), poi (1818-20) all'estero, in Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, ove tornò nel 1825 per studiarvi le istituzioni educative. Tornato a Firenze, vi trascorse il resto della sua vita ...
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Uomo politico (Campobasso 1889 - Roma 1952); militante nel Partito repubblicano italiano, volontario nella prima guerra mondiale, nel dopoguerra diresse a Milano L'Italia del Popolo; deputato di Trieste [...] nel 1940 dai Tedeschi al governo fascista, condannato a trenta anni di carcere, dopo l'8 sett. 1943 riparò in Svizzera. Tornato a Roma nel dic. 1944, fu membro della Consulta nazionale, deputato alla Costituente, ministro della Guerra con De Gasperi ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Bonn 1812 - Parigi 1875), di famiglia ebraica. Autodidatta, dallo studio di Spinoza e di Hegel elaborò un proprio sistema socialista (Die heilige Geschichte der Menschheit, [...] degli Stati Uniti d'Europa. Per le sue convinzioni politiche dovette emigrare e visse quasi sempre all'estero, in Francia, Svizzera, Belgio. Fondatore con Marx della Rheinische Zeitung, ne fu il corrispondente da Parigi; con Engels pubblicò (1848) la ...
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TERRACINI, Umberto
Uomo politico e avvocato, nato a Genova il 27 luglio 1895. Fondò con A. Gramsci l'Ordine nuovo e nel 1919 entrò a far parte della direzione del PSI, rappresentandovi la corrente comunista, [...] , donde fu liberato nell'agosto 1943. Nel 1944 fu segretario generale del libero governo dell'Ossola, indi riparò in Svizzera. Rientrato in Italia fece parte della consulta nazionale. Deputato alla Costituente per Genova, ne fu presidente. Dal 18 ...
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Nome con il quale si indicano collettivamente i due trattati che nel 1648 posero fine alla guerra dei Trent'anni, negoziati (a partire dal 1644) rispettivamente tra Impero, Svezia e nazioni protestanti [...] saliva così a 8, divisi tra 5 laici e 3 ecclesiastici (5 cattolici, 2 luterani e 1 calvinista). La Svizzera fu riconosciuta Stato indipendente dall'Impero. In Germania gli Stati membri dell'Impero ottenevano infine vera autonomia di governo nei ...
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Filosofo, storico ed economista (Basilea 1728 - ivi 1782). Fu autore di un'importante opera di filosofia della storia (Geschichte der Menschheit, 2 voll., 1764), che offrì diversi spunti a J. G. Herder [...] i fondatori della Helvetische Gesellschaft (1760), che si proponeva un rinnovamento politico, culturale e religioso della Svizzera, basato sui principî dell'illuminismo. Contribuì con il periodico Ephemeriden der Menschheit (1776-82) alla diffusione ...
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Poligrafo e avventuriero (Milano 1630 - Amsterdam 1701); una delle figure caratteristiche del "libertinismo" italiano. Nipote di un vescovo, a Ginevra si convertì al calvinismo e stampò molte opere polemiche [...] conto del granduca di Toscana, di Venezia, della Francia, ove fu accolto con onore quando nel 1679 fu espulso dalla Svizzera. A Londra, per incarico di Carlo II, scrisse il Teatro britannico (1682), ma per offesa ai cattolici inglesi fu nuovamente ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...