szlachta Termine polacco, derivante dall’alto-tedesco slahta «schiatta, stirpe», che indica, come corpus, la nobiltà indigena, la quale acquistò prerogative, privilegi e uno status speciale senza riscontro [...] nella nobiltà coeva dell’Europa occidentale. La s. emerse nei sec. 11°-14°, all’epoca della decadenza del potere regio e della divisione della Polonia in ducati, come sviluppo delle antiche stirpi (rody) ...
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sejm In Polonia, l’assemblea dei deputati della nobiltà (szlachta).
Dopo la convocazione di diete locali, divenute (sec. 15°) diete provinciali, si arrivò nel 1493 alla prima dieta nazionale polacca, il [...] s., ripartito in camera alta (o senato, costituito dai magnati nominati dal re) e camera bassa (la camera dei deputati, eletti dalle diete provinciali e provenienti dalla media nobiltà). Nel 1505 Alessandro ...
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Storico e uomo politico ucraino (n. 1882 - m. 1931); inviato a Vienna dall'etmano Skoropadski a rappresentarvi lo stato ucraino, vi rimase poi in esilio dopo la rivoluzione; prof. all'Istituto scientifico [...] ucraino di Berlino. Opere principali: Szlachta ukraińska i jej udzial v žijciu narodu ukraińskiego ("La nobiltà ucraina e la sua partecipazione alla vita del popolo ucraino", 1909); Z dziejów Ukrainy ("Dalla storia di Ucraina", 1912); Ukraina na ...
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Figlio (Wołczyn 1732 - Pietroburgo 1798) del generale S. Poniatowski, condotto in Russia dalle relazioni di parentela con i Czartoryski, divenne l'amante di Caterina, moglie dell'erede al trono Pietro. [...] di riforme in campo politico ed ecclesiastico (riaffermazione del potere monarchico contro il particolarismo della szlachta, concessione dei diritti politici agli acattolici), fu avversato dal partito tradizionalista patriottico, che diede vita ...
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Uomo politico e umanista polacco (Skokówka 1542 - Zamość 1605); studiò alla Sorbona e a Strasburgo, ma determinanti nella sua formazione intellettuale furono gli anni trascorsi a Padova, dove studiò legge [...] di Venezia, divenne (1565) segretario del re Sigismondo II Augusto, e in breve tempo si pose a capo della szlachta, accettandone il duplice programma di controllo dell'autorità regia, e di limitazione della forza economica e politica delle famiglie ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] tassiano in una sorta di allegoria della situazione contemporanea. In queste condizioni ebbero libero gioco nel ceto della szlachta (➔) ideologie come il sarmatismo, l’esaltazione del regime di ‘democrazia nobiliare’ e della Polonia come antemurale ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] . Al momento dell'elezione, però, una parte della nobiltà elesse Massimiliano II, e l'altra, formata dalla piccola nobiltà ("szlachta") si pronunciò a favore del Báthory, il quale riuscì a farsi incoronare re di Polonia il 1° maggio 1576.
La ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] una spaccatura in seno alla nobiltà polacca: una parte elesse Massimiliano II, mentre l'altra, formata dalla piccola nobiltà ("szlachta") si pronunciò a favore del Báthory, il quale riuscì a farsi incoronare re di Polonia il 1° maggio 1576. La ...
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