Antropologa sociale inglese, nata a San Remo il 25 marzo 1921. Allieva di E.E. Evans-Pritchard a Oxford, insegnò presso l'University College di Londra (1971-1978), prima di spostarsi negli Stati Uniti, [...] di riferimento degli studi antropologici sui sistemi di classificazione nelle varie società, partendo da un'analisi delle idee di tabù mutua la nozione di classificazione intesa come convenzione sociale da Durkheim e M. Mauss. Tutte le società, al ...
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Scrittrice nigeriana, nata a Enugu (Nigeria) il 15 settembre 1977. I suoi romanzi hanno ricevuto numerosi premi di rilevanza internazionale tra cui il Commonwealth writers prize (2005) per Purple hibiscus [...] sondare tematiche come l’interrazzialità, il multiculturalismo, il concetto di ‘casa’ e di accoglienza, la persistenza di stereotipi e tabù dai quali la realtà delle etnie sembra incapace di affrancarsi.
E. Boehmer, Achebe and his influence in some ...
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Pittore, nato a Bologna il 27 febbraio 1922. Nel 1940 si iscrive alla facoltà di Architettura di Firenze che presto abbandona per frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Bologna, sotto la guida di [...] .: A. Emiliani, V. Bendini, Bologna 1960; F. Arcangeli, M. Calvesi, V. Bendini, Galleria L'Attico, Roma 1963; M. Calvesi, Tabù e trasgressione (disegni), Bologna 1968; Id., V. Bendini (1959-1978), Napoli 1978; E. Villa, V. Bendini, Galleria L'Attico ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] 'nemico' in rotta è stato il vecchio Labour, che ha visto un leader atipico affrontare sistematicamente tutti i suoi tabù, riscrivere i suoi testi sacri e ridicolizzare i suoi stregoni, incapaci di spiegarsi la sua attrattiva elettorale, basata sull ...
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La fine della vita
Gilberto Corbellini
Nel corso del XX sec., in particolare nella seconda metà, gli straordinari progressi della medicina ne hanno potenziato le capacità di prolungare la vita e rianimare [...] l'autonomia decisionale dei pazienti in relazione al rifiuto di un trattamento salvavita, non può più essere considerato un tabù discutere le modalità che garantiscono loro un'assistenza in grado di evitare che proprio l'ultima fase della vita sia ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] J. Flaherty condussero all'Oscar anche un altro operatore, Floyd Crosby, per le immagini di un altro docu-drama, Tabu (1931; Tabù). Allo stesso modo, nel 1930 era stato premiato con l'Oscar il gusto per la fotografia semidocumentaristica del d. della ...
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Broken Blossoms
Leopoldo Santovincenzo
(USA, 1918, 1919, Giglio infranto, colorato, 91m a 22 fps); regia: David Wark Griffith; produzione: David Wark Griffith; soggetto: dal racconto The Chink and the [...] l'attrazione fra i due giovani protagonisti: la rappresentazione di una storia d'amore interrazziale resterà ancora a lungo un tabù del cinema americano. La maggiore attenzione è dedicata al linguaggio dei corpi. Come ha osservato Martin Scorsese "i ...
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L’insieme dei modi di comportamento religioso, regolati da norme o tradizioni collettive, che si esplicano in occasione di un caso di morte.
Sin da remote epoche preistoriche si hanno tracce di riti funebri: [...] riti f. largamente intesi fanno parte anche le diverse usanze di lutto (➔). I congiunti del morto sono soggetti a vari tabù. Di questi si conserva la sostituzione del normale modo di vestirsi con abiti dalle fogge o dal colore specifici.
Nel folclore ...
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VENDETTA
Raffaele Corso
. La vendetta nelle società primitive è un debito sacro che incombe ai confratelli della genealogia dell'ucciso contro quelli della genealogia dell'uccisore. Da qui il nome di [...] primitiva a queste costumanze presiedono idee superstiziose a base di magia e di animismo, quali quelle che considerano tabu lo spargimento del sangue, e quindi fonte di malefizî per l'intero gruppo consanguineo dell'ucciso; oppure quelle ...
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È il placare la divinità offesa dalla colpa con atti, riti, cerimonie, e specialmente con sacrifizî.
Nel dogma cristiano indica anzitutto l'atto compiuto dal Redentore, con la sua morte, rinnovantesi nella [...] , di luoghi (fulminati o per altra causa funesti), di sangue (da ferita, da omicidio o mestruale); violazioni d'interdizioni sacre (tabu), ecc. In tutti questi casi l'individuo, il più sovente mediante l'opera del mago, neutralizza il malo influsso ...
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tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, interdizione o divieto sacrale di avere...
tabuizzare
tabuiżżare v. tr. [der. di tabù] (io tabüiżżo, ecc.), non com. – Rendere, dichiarare tabù: t. una persona, un oggetto, un luogo sacro; t. una parola, un nome.