ALFANI, Orazio
Francesco Santi
Pittore, stuccatore ed architetto perugino, nato circa il 1510, legittimato dal padre, il pittore Domenico, insieme col fratello Cesare, nel 1520. In Sicilia dal 1539 [...] al 1544, il 23 maggio 1539 si impegnava a dipingere, insieme con Francesco Martorana, un tabernacolo e l'arco marmoreo del Gaggini per la chiesa dell'Annunziata a Trapani; dal 1541 al 1544, insieme con altri artisti (F. Martorana, F. Gaggini, S. ...
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GANTI, Isaia, detto Isaia da Pisa
Carlo La Bella
Non è nota la data di nascita di questo scultore originario di Pisa, figlio di Filippo di Giovanni, marmoraro documentato nella città toscana dal 1414 [...] dell'attività del G. è un mandato di pagamento del 29 ag. 1464 che documenta anche il termine dei lavori per il Tabernacolo di s. Andrea; si suppone che il maestro sia morto poco tempo dopo.
Fonti e Bibl.: A. Battaglini, Memoria sopra uno sconosciuto ...
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ORCAGNA, Andrea di Cione Arcagnolo detto l', e i suoi fratelli Nardo, Iacopo, Matteo
Pietro Toesca
Andrea, architetto pittore scultore, celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti [...] d'Orsanmichele, seguì il fratello a Orvieto (1359); e suo e dell'O., piuttosto che d'altri, potrebbe essere il tabernacolo del S. Corporale di marmi a tarsie e a musaici.
V. tavv. LXIII e LXIV.
Bibl.: Tra la copiosa bibl. (Thieme-Becker, Künstler ...
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Famiglia fiesolana d'intagliatori in marmo (secoli XV e XVI). Francesco di Simone, nacque a Fiesole nel 1437, morì dopo il 1492. Forse fu prima allievo di Simone di Nanni (1402-1465), suo padre, seguace [...] ma fine esuberanza decorativa, mentre nella plastica l'autore si mostra decisamente rivolto al Verrocchio come poi nei gonfî angeli del tabernacolo per S. Maria di Monteluce a Perugia (1483), cui seguono, nel 1485-88, le tombe dei coniugi Oliva a ...
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Questa famiglia di orefici spagnuoli rappresenta splendidamente l'oreficeria spagnola del Cinquecento. Enrique si crede fosse oriundo di Harff, piccolo villaggio presso Colonia; ma egli si trovava già [...] , cioè quasi novanta chili, e composto di 5000 pezzi. Quest'opera insigne andò perduta nel 1809 durante la guerra d'indipendenza. I tabernacoli di Cordova e Toledo segnano il sommo dell'arte di E. A. In questi, come in quelli di Sahagún (León) e ...
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Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente [...] ritenute autografe la Pietà, già nella chiesa di S. Remigio (Firenze, Uffizi) e la Madonna e santi, già del tabernacolo di via del Leone (in deposito presso la Cassa di Risparmio, Firenze), che rivelano alta qualità nella tradizione postgiottesca. G ...
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BRUNELLI, Francesco
Virgilio Fantuzzi
Nacque a Forlì il 24 sett. 1572; fu ricevuto come confratello laico nella Compagnia di Gesù a Roma il 21 genn. 1593; in Roma affinò la sua arte di intagliatore [...] visibili: quello di sinistra è fra le opere più belle del Brunelli. Due anni dopo era a Forlì per intagliare un grande tabernacolo per la cappella della Madonna del fuoco nel duomo, oggi coperto da una custodia di bronzo. L'esecuzione di questa opera ...
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GASCIANA Comune della provincia di Pisa, con 3648 abitanti (1921), dei quali 1442 vivono nelle case sparse e 2206 accentrati.
ll capoluogo, che ha 1356 abitanti, è situato sul pendio di un colle a 125 [...] m. s. m.; nella parrocchiale dell'Assunta vi è un bel tabernacolo di scuola senese del sec. XIV.
Degna di menzione è anche la Torre Acquisana, altrimenti detta della contessa Matilde, pure del sec. XIV.
Bagni di Casciana è anche stazione idrominerale ...
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NICOLA da Guardiagrele
Cristiana Pasqualetti
NICOLA da Guardiagrele. – Figlio di Pasquale e nipote di Andrea, nacque a Guardiagrele, nell’entroterra chietino, prima del 1389.
Alla data del 12 agosto [...] donatori – Nano «Zanpioni» e il figlio Buccio – e dell’abate Nicola «Rahutii» di Guardiagrele, arciprete di Francavilla. Sul nodo del tabernacolo sono invece la firma dell’orafo e la data (1413), rese in argento su smalto blu.
L’ostensorio, di cui si ...
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. Era l'oggetto più sacro e uno dei più antichi della religione israelitica.
I. Nome. - Il sostantivo ebraico 'ārōn è usato nella Bibbia per designare un'"arca" o "cassa" profana, destinata o a custodire [...] loro peregrinazioni attraverso il deserto. Prima dei viaggi l'Arca veniva ricoperta col velo che stava steso all'entrata del Tabernacolo, sopra di esso si poneva un involucro di pelli speciali, e il tutto infine veniva ricoperto da un panno azzurro ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...