Umanista francese (Muret, Limoges, 1526 - Roma 1585). Trascorse la sua vita nell'insegnamento, prima in Francia dove nel 1547, a Bordeaux, ebbe come allievo Montaigne, poi (dal 1554) in Italia: dapprima [...] e chiosatore di testi classici, diede prova di alto acume filologico (Variae lectiones, commentarî su Cicerone, Orazio, Tacito, Platone, Aristotele, il Digesto, ecc.); fu autore di versi latini d'ispirazione oraziana (Iuvenilia, 1552), di Hymni ...
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Divinità femminile del paganesimo dei Germani continentali, nota in età romana da varie iscrizioni votive trovate soprattutto nell’Isola di Walcheren, alle foci della Schelda, che doveva essere il suo [...] culto; l’iconografia la rappresenta con frutta e un cane, talvolta con il piede appoggiato sulla prora o sul timone di un naviglio. Questo ha indotto a pensare a una stretta parentela di N. con la dea che Tacito (Germania, II) interpreta come Iside. ...
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Umanista e riformatore protestante (Brenz 1500 circa - Ansbach 1539 circa). Già attivo in favore della propaganda luterana, quando era sacerdote coadiutore a Gmünd in Svezia (1524), lasciò l'anno seguente [...] in Eltersdorf (1527) e poi in Ansbach (1528), dove fu anche organizzatore del movimento luterano. Grecizzò il proprio cognome in Palaeospyra. Autore del primo Catechismo luterano (Norimberga 1528) e di un commentario alla Germania di Tacito (1529). ...
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Popolazione tedesca, nominata la prima volta nell'anno 213, quando Caracalla li combatte sul Meno (Dione Cassio, Epit. 77, 13, 4.6; 14,1). Essi, secondo numerose e sicure testimonianze posteriori, sono [...] , Germania, c. 38 segg.; e cfr. la carta geografica di Tolomeo), il cui nucleo centrale, i Semnones (Tacito, Germania, c. 39), abitava la media regione dell'Elba, nell'Altmark, già verso il 500 a. C. Frazioni di essi, che portavano il nome di Svevi ...
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I Romani dell'Impero devono aver conosciuto i Batavi meglio di qualunque altro popolo germanico, visto che già sotto Caligola la guardia del corpo dell'imperatore era composta da Batavi (Svetonio, Calig., [...] dell'insurrezione degli anni 69 e 70 d. C., il solo fatto della storia dei B. sul quale possediamo un racconto piuttosto ampio (Tacito, Hist., IV, 12-37;54-80; V, 14-26). Per altro non siamo informati sulla fine della rivolta che per lungo tempo ha ...
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Amico e confidente d'imperatori da Caligola a Vitellio, console e governatore dell'Hispania Tarraconensis. Le sue Storie, che comprendevano parte almeno dell'impero di Caligola, l'impero di Claudio e di [...] essere state fonte importante se non precipua, come vorrebbe Ph. Fabia (Les sources de Tacite, Parigi 1893, p. 376), degli Annali di Tacito, specialmente per gli avvenimenti di corte. Alla sua testimonianza si richiamano Flavio Giuseppe e Plutarco ...
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BOCCALINI, Aurelio
Gino Benzoni
Figlio di Traiano e di Ersilia Ghislieri, nacque presumibilmente nel 1607; Clemente di nome, assunse quello di Aurelio entrando, a diciassette anni, nell'Ordine dei serviti, [...] un cospicuo contraccambio, il manoscritto delle Osservazioni su Tacito, vantato come unico. Anche lui, come Rodolfo, tomi di compositioni di Traiano suo padre, toccanti considerationi sopra Tacito et appropriate a' tempi presenti, si ode che si habbi ...
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Critico letterario (Padova 1891 - ivi 1980), prof. di letteratura italiana nelle univ. di Messina (1923-24), Cagliari (1924-28), Napoli (dal 1928); studioso dell'umanesimo europeo, del quale pose in particolare [...] , 1957; Perché l'umanesimo comincia con Dante, 1967). Notevoli anche i suoi studî sulla presenza di Tacito nella letteratura politica cinquecentesca da Machiavelli in poi (Machiavelli e il tacitismo, 1921), sulla restaurazione classicistica dell ...
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Scrittore ecclesiastico (n. in Aquitania 360 circa - m. Primuliacum 420 circa); dopo la morte della moglie, si ritirò a vita monastica presso Primuliacum (forse l'od. Primillac) seguendo l'esempio di s. [...] duo (dalla creazione al 400 d. C.), importanti per la storia del priscillianesimo in Gallia, di scritti agiografici (Vita Martini; Dialogi), modelli di stile classico (sull'esempio di Sallustio e Tacito) largamente seguiti dall'agiografia medievale. ...
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RAMORINO, Felice
Filologo, nato a Mondovì il 14 maggio 1852, morto a Firenze il 30 aprile 1929. Fu professore di letteratura latina nelle università di Palermo e Pavia, nell'Istituto di studî superiori [...] scolastici, sono molto noti il suo garbato manuale di Letteratura romana (Milano 1885, 11ª ed., 1925), e lo studio su Tacito nella storia della cultura, ivi 1897 (2ª ed., 1898). Negli ultimi suoi anni si occupò con passione di antica letteratura ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...