FLORIANO (Marcus Annius Florianus)
M. Floriani Squarciapino
Fratello per parte di madre di Tacito, gli successe nella dignità imperiale per acclamazione dei soldati in Roma (aprile 276); fu ucciso nel [...] luglio dello stesso anno dalle sue truppe mentre preparava la guerra contro Probo. Secondo le fonti aveva occhi foschi, naso camuso, ed era calvo, ma nessuno di questi caratteri, ad eccezione della rudezza ...
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(lat. Venedae) Antica popolazione europea, stanziata su un territorio corrispondente approssimativamente all’odierna Polonia. Tacito li ascrive alla stirpe germanica, pur sottolineando la somiglianza dei [...] loro costumi con quelli dei Sarmati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Emilio Santoro
Vincenzo Lavenia
Nei Ragguagli di Parnaso (II, 14) Traiano Boccalini rappresentò Tacito che lamenta l’assenza di storici moderni dotati di sale politico. La sola eccezione è quella [...] di Santoro, «Tacito novello», «saporitissimo scrittor latino degli Annali de’ suoi tempi». Paolo Emilio nacque a Caserta nel 1560 e morì a Urbino nel 1635. Nipote del cardinale Giulio Antonio Santoro, che ne promosse la carriera, dopo la morte dello ...
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Poeta latino, amico di Ovidio, probabilmente da identificarsi col Pedone ricordato da Tacito (Annali, I, 60) come praefectus equitum di Germanico nel 15 d. C. È ricordato come epico e come scrittore di [...] epigrammi: Seneca [Epist., 122, 15) lo dice fabulator elegantissimus. L'altro poeta Albinovano Celso, ricordato da Orazio (Epist., I, 3, 15), è forse suo parente ...
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Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547 - Lovanio 1606). Animato da un atteggiamento sincretistico, fu influenzato soprattutto da Tacito e da Seneca nell'elaborazione delle sue teorie sulla politica [...] erudizione e per l'influenza esercitata su di lui da Tacito e Seneca, si configura secondo un vago sincretismo di tipo di critica testuale e di antiquaria; fondamentali le sue edizionio di Tacito (1574), Valerio Massimo (1585), Seneca (1589-1605). ...
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Filologo (Groninga 1786 - Hilversum, Utrecht, 1865), prof. nell'univ. di Leida; autore di edizioni critiche di Tacito, Orazio, Virgilio. ...
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Poeta epico latino (sec. 1º d. C.) del tempo di Nerone e dei Flavî; ricordato da Tacito e Giovenale e lodato da Quintiliano come "vigoroso e poetico ingegno", delle sue opere non rimane nulla. ...
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Adattamento latino del nome di una divinità femminile germanica della fertilità, il cui culto, descritto da Tacito, era comune alle stirpi germaniche stanziate intorno al basso corso dell’Elba, fra il [...] Mare del Nord e il Baltico. Identico a N., o affine, sembra il dio Njörd, venerato in Scandinavia ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] Roma, li spingevano a un tentativo quasi metodico di espansione, o di trasmigrazione nelle terre dell'Impero.
Già al tempo di Tacito, si discorre di Marcomanni e di Quadi, minaccianti la linea del medio Danubio; dopo più che mezzo secolo, nell'età di ...
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Filologo (Anversa 1560 - Bierhelderhof, Heidelberg, 1627). Curò molte edizioni di classici latini (tra cui Seneca, Marziale, Sallustio, Tacito) e soprattutto le Inscriptiones antiquae totius orbis Romani [...] (2 voll., 1602-03), raccolta delle iscrizioni latine e greche allora note, rimasta strumento fondamentale degli studî epigrafici sino alla pubblicazione dei grandi corpora ottocenteschi. Curò inoltre raccolte ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...