Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] la rappresentazione dei popoli nordici in Strabone; è oggetto di discussione il grado di dipendenza di Cesare e di Tacito da P. nella rappresentazione dei Germani. Tutte le sue opere furono ampiamente utilizzate ed esercitarono largo influsso sulle ...
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Scrittore e letterato tedesco (Amburgo 1923 - Tubinga 2013). Tra i primi autori tedeschi affermatisi nel secondo dopoguerra, ottenne fama già con il suo primo romanzo Nein. Die Welt der Angeklagten (1950; [...] Arti di Berlino.
Opere
Alla sua attività di filologo classico (numerosi lavori ermeneutici su Euripide, Eschilo, Virgilio, Tacito, e l'importante Die Stichomythie in der frühen griechischen Tragödie, 1955) si è accompagnata quella non meno rilevante ...
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. Antico ordine di poeti cantori, che fiorì presso i popoli celti. S'accompagnavano, narra Diodoro (V, 31) "con uno strumento simile alla lira", cantando "ora canti di gloria, ora invettive"; e li ricorda [...] poetry, 1760; Fingal, an ancient poem, 1762; Temora, an epic poem, 1763). L'arbitraria interpretazione di un famoso passo di Tacito (Germania, cap. 3), nel quale si parla di canti di guerra "con la cui modulazione, chiamata bardito" (quorum relatu ...
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Gente patrizia romana, il cui gentilizio Claudius (variante ortografica Clodius) è fatto derivare dal sabino Clausus; vi era inoltre in Roma una gente Claudia plebea. Si dicevano oriundi dalla sabina Regillum [...] primi tempi dell'impero di non aver mai avuto bisogno di provvedere alla continuazione della loro stirpe per mezzo di adozioni (Tacito, Annales, XII, 25; l'imperatore Claudio fu il primo ad adottare un Domizio Enobarbo che fu poi Nerone) e vantavano ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] ). Nell'ambito della storiografia, B. ha rivolto le proprie cure a Sallustio, con una monografia (Sallust, 1960), e a Tacito, con vari studi, raccolti nel 4° volume delle citate Studien (Tacitus und Ausklang, 1964).
Risultati notevoli B. ha ottenuto ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] come la casualità e la discorsività del passo serviano rivelino la familiarità dell'autore e dei suoi lettori con una realtà siffatta (trascurata e taciuta per lo più, ma ben nota).
171. Cf. I.L.S., 8977 (III secolo d.C., ove è menzione di Quintus ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] Comelico, Monte Croce Carnico, da dove si declinava lungo i rilievi delle Alpi Giulie (citate, nel I sec. d.C., solo da Tacito, mentre Plinio si limita a riferire l'etnico "Iulienses") (9) verso i termini sud orientali del Carso e dell'Istria (10 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Augusto: il fondatore dell'impero
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver consolidato la propria posizione nel corso [...] : quest’ultimo infatti in viaggio per la Spagna spira improvvisamente a Marsiglia a diciannove anni di età, nel 2 d.C. (Tacito suggerisce per una trama ordita da Livia); Gaio invece, inviato nell’1 a.C. in Oriente per dare una soluzione al problema ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
La magia a Roma
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel lungo processo di formazione della nozione di magia, la cultura romana ha certamente [...] sarebbe stata imputata a malefici di questo genere.
Publio Cornelio Tacito
Annales, Libro II, 68
L’idea di essere stato con cui si crede di poter consacrare le anime agli dèi infernali.
Tacito, Annales, trad. it. M. Stefanoni, Milano, Garzanti, 1990 ...
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COLANGELO, Francesco
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 26 nov. 1769 da Michele, avvocato fiscale del tribunale della Regia Camera della Sommaria, e da Maria Giovanna Federici, di famiglia napoletana. [...] dottrinaria nelle scienze filosofiche e teologiche, e si dilettò nello studio dei classici latini (fra i quali prediligeva Tacito che aveva imparato quasi tutto a mente) e dei maggiori letterati italiani, specie meridionali.
La fama della sua ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...