Figure, fatti e percorsi di emancipazione femminile (1797-1880)
Nadia Maria Filippini
Varie manifestazioni pubbliche accompagnano nella primavera del 1797 la caduta della Repubblica e l’arrivo delle [...] così oltraggiosa niuna impressione (tanto era la sua stranezza) avrebbe onesta vostra decenza nel vestiario. Questa è ’arresto e della reclusione. Pare che la in tristo ricambio beffe e offese» (Circolare di alcune gentili pietose donne veneziane).
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] e registi è stato il suo peggior nemico: come ogni veneziano del tempo antico ‘bon cortesan’ è stata fin troppo ospitale egentileee più della Mostra. Per una volta tantoè una persona onestae con un atteggiamento non di parte: è curioso e ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] pare che communichino le femminette, egli è nondimeno ornato e leggiadro e qualche esempio: Ma se tu mirerai il gentil atto / de li occhi suoi, avea di retro guasto, If XXXIII 1-3; e credendo s'accese in tanto foco / di vero amor, ch'a la morte ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] di Beatrice (non parea figliuola d'omo mortale ma di Deo) e l'esaltazione di di Beatrice, ribadita poi nel sonetto Tantogentile (e par che sia una cosa venuta / dolcezza onestae soave che induce a perfezione, far nascere amore dove non è in ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] pochi documenti che possediamo, il Della Valle non fu un vero cortigiano, ma solamente un onestoe apprezzato «impiegato», che non riuscì mai ad elevarsi in dignità e in ufficio tanto da poter sedere accanto a un Marino, a un Guarini, a un Testi ecc ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] il campo non è più di loro competenza: cosicché, per onestàe per scrupolo, egentile».
Dalle testimonianze dirette e indirette, quasi tutte ben note e del parlar naturale: onde hanno tanto i recitativi dall'arte, qualche commozione pare che cagioni ...
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La 'Critica'
Andrea Battistini
«La Critica»La nascita di una rivista di schieramento
Al momento della pubblicazione dell’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, avvenuta nell’aprile [...] stesse: «Croce eGentile, Gentilee Croce». Nella costanza e continuità, era gesuitico-volteriane», tanto integraliste quanto lettera sulla mia carta non mi pare essermela appropriata (R. Serra, Con la prefazione alla Dissimulazione onesta (1641) di ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] a durare fino alla riforma Gentile del 1923, ma le è riuscito, con l’infinita potenza di una mano che non pare sta lì a dondolarsi. Non ti dondolar tanto; non ti dondolar più; mettiti a far , attraverso l’impegno e l’onestà personale, ha fatto fortuna ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] e di nobiltà, ché questo è il valore suggerito dagli appellativi di savio e di gentil 7 sapemo che a la più gente lo sole pare di larghezza... d'un piede; Pg XIV 127 dolcezza onestae soave, tanto che ridicere non lo sapeano; XXXI 15 62 quale è stata ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] smarrito, afflicto sanza te» (Lett. 1, p. 23); e il 4 novembre 1466: «Tu ... se' pure il mio Lauro, o vogli tu o no. Pare che sia tra noi certa conformità che viene dalle stelle e fa ch'io t'ami tanto, e ch'io mi confidi ancora tu ami me molto» (Lett ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, così forte, così intenso, ecc.: andate...
onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli...