Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] certo senso così celato all’interno di un’opera già di per sé di difficile classificazione nel panorama letterario della tardaantichità che molti studiosi non ne hanno riconosciuto l’importanza e l’originalità. Ad esempio, Momigliano riteneva che i ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] etico e poetico del dramma).
Non durò invece a lungo l’interesse, ereditato da Vitelli e Festa, per testi greci della tardaantichità, dopo l’edizione del commento di Proclo al Cratilo di Platone e l’impegno per l’edizione delle epistole di Gregorio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] il punto terminale, inusuale la struttura, con la ripartizione in due parti quasi uguali tra principato e «basso impero» (cioè tardaantichità), con il 3° sec. «metro della storia imperiale» a fare da cerniera, originale nel rilievo dato all’impero ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] area bizantina (o latina) si alimentava di temi e motivi ch'eran stati correnti nelle scuole platoniche e neoplatoniche della tardaantichità.
Né D. ebbe alcuna familiarità con la medicina o la farmacopea araba, della quale non è traccia nel Sēfer ha ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] in Je vous écris d'un pays lointain (Milano 1971, premio Bagutta 1972), storie che provengono dai paesi lontani della tardaantichità e del futuro; proseguì con il romanzo La camicia bruciata (ibid. 1973, premio D'Annunzio) e con il racconto Tela ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] che raccoglie altri 47 studi in ristampa anastatica dedicati a testi agiografici medievali, ma anche con casi della tardaantichità e delle età moderna e contemporanea.
Bibliografia
Per l’orizzonte intellettuale in cui Leonardi si muove, si vedano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] delle istituzioni della penisola italiana a partire da Costantino fino al 14° secolo. Lo spostamento degli interessi per la tardaantichità e il Medioevo non è però giustificabile solo come un accidente della sua carriera, vale a dire non è legato ...
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CAPPARONI, Pietro
VV. Cappelletti-F. Di Trocchio
Nacque il 25 apr. 1868 a Roma, da Silverio, pittore dei palazzi apostolici, e da Luisa Aloisi, e qui si laureò nel '92 in medicina e chirurgia a pieni [...] in seguito -, poiché "tra tutte le cognizioni mediche trasmesse alla scuola di Salerno dal primo periodo della tardaantichità, questa teoria dei quattro umori conteneva implicite conseguenze filosofiche, e fu, infatti, sviluppata sempre più dagli ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] ", "diverso", confinando con mostruoso, miracoloso e rappresentando il massimo dell'infrazione del reale (Donadi 1989). Nella tardaantichità e nel Medioevo, pullulante di trattati sui mostri, si registra un salto notevole: il mostro da prodigio e ...
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LANDOLFO Seniore
Paolo Chiesa
Con questo nome viene tradizionalmente chiamato l'autore di una Historia (o Chronica) nella quale, attraverso la presentazione delle vicende della Chiesa milanese dall'età [...] . 44-54, 99 s., 311-319; C. Alzati, Ambrosiana Ecclesia. Studi su la Chiesa milanese e l'ecumene cristiana fra tardaantichità e Medioevo, Milano 1993, pp. 187-206, 212-217, 221-253; C. Zey, Pref., in Arnulfus Mediolanensis, Liber gestorum recentium ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...