GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] in Studi di storia dell'arte, 1991, n. 2, pp. 213-241; L. Rosati, Aspetti meno noti di un originale protagonista del tardobarocco romano: A. Gherardi. Le opere reatine, in Il Territorio, VIII (1992), 3, pp. 131-172; E.A. Sannipoli, Gli stucchi della ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] , padre del re, 1758, smarrito) risentono del gusto dell'ambiente di Dresda della metà del secolo, dove prevaleva il tipo tardobarocco di ritratto di parata ispirato ai modelli francesi. Durante il regno di Stanislao Augusto il B. fu il ritrattista ...
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MEUCCI, Vincenzo
Laura Mocci
– Figlio di Lorenzo di Gerolamo e di Lisabetta di Paolo Calonj, il M. venne battezzato a Firenze il 6 apr. 1694. I genitori, vista la naturale inclinazione del giovane, [...] Castelluccia, in Antichità viva, VI (1967), 5, pp. 3-14; G. Ewald, Introduzione: I fiorentini, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze 1670-1743 (catal., Detroit-Firenze), Firenze 1974, pp. 176, 288; Bernardo di S. Teresa, La chiesa di S ...
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BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] all'Accademia, rivela che sotto l'influsso di Chiari e di Rusconi il B. si era già formato con quell'elegante stile tardobarocco - quasi rococò - che doveva essergli particolare per tutta la sua carriera di scultore.
Sempre nel 1725 il B. cominciò a ...
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CORNACCHINI, Agostino
Robert Engass
Figlio di Ludovico e di Lucia Niccolai, nacque a Pescia il 26 ag. 1686 (Faccioli, 1968), ma già quando aveva undici anni si trasferì a Firenze con la famiglia.
Nel [...] di Clemente XI, un progetto che non fu mai eseguito. Anche se di qualità ineguale, l'opera del C. fu importante per il tardoBarocco romano.
Fonti e Bibl.: Firenze, Biblioteca nazionale, ms. Pal. E.B.9.5.: Vite di pittori [1719-1741], IV, c. 2053 ...
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DE SANCTIS, Giuseppe
Rossella Leone
Figlio di Cesare, appassionato di arte e di teatro, e di Caterina, nacque a Napoli il 21 giugno 1858. Giuseppe Verdi, con il quale il padre era in rapporti di amicizia, [...] della volta del salone centrale, raffigurando Iltrionfo della civiltà del Mezzogiorno, secondo i codici allegorici e costruttivi del tardobarocco napoletano (Tesorone, 1913, pp. 63 s., 76).
Molte delle opere che il D. espose a partire dal 1901 ...
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VIANA, Giuseppe
Silvia Medde
Nato nel 1735 circa in località ignota da genitori non ancora identificati (Corboz, 1968, p. 320), dal 1755 frequentò lo studio torinese di Benedetto Alfieri, della cui [...] e il convento della Madonna del Carmine a Oristano, messi a punto poco prima combinando il linguaggio tardo-barocco dell’edificio chiesastico con quello razionale dell’annessa residenza.
Si tratta dell’intervento di maggiore impegno e compiutezza ...
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BONONCINI (Buononcini), Antonio Maria (erratamente Marco Antonio)
Carlo Frajese
Nacque a Modena il 18 giugno 1677 da Giovanni Maria e da Anna Maria Prezii. Rimasto orfano di madre pochi giorni dopo [...] a far scomparire col tempo - anche se ingiustamente - il suo nome dalla pratica viva delle esecuzioni. Buon operista del tardobarocco, ma già abituato "ad aggiungere al basso cifrato lo sviluppo completo delle parti d'archi" (Roncaglia, 1935, p. 230 ...
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BONONCINI (Buononcini), Giovanni Maria (Gianmaria)
Carlo Frajese
Nacque a Montecorone (Modena) da Lucio e da Lucia (il cognome da nubile è sconosciuto) il 22 (0 23) sett. 1642: fu battezzato, infatti, [...] francese verso quella italiana i suggerimenti e le correnti che tanta importanza ebbero e nell'evoluzione del tardobarocco rappresentato specialmente da Corelli, e per la genesi del Concerto grosso" (Schenk, p. 27).
Caratteristica essenziale dell ...
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TRABALLESI, Giuliano
Sara Ragni
Nacque a Firenze il 2 novembre 1727 da un umile falegname di nome Agostino, secondo quanto riferito da Ignazio Fumagalli, il funzionario dell’Accademia di belle arti [...] , conserva affinità stilistiche e compositive con un lavoro tardo di Veracini come la Visione di s. Giovanni Andrea e Carlo Francesco, e oltre, in Fasto privato, II, Dal tardoBarocco al Romanticismo, a cura di M. Gregori - M. Visonà, Firenze 2015 ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.