Pittore lombardo (notizie dal 1447 al 1477), originario di Brescia, ma stabilitosi a Cremona, fratello di Benedetto. Per la corte sforzesca eseguì ritratti, affreschi e pale d'altare (castelli di Pavia, [...] della Vergine del Mus. civico di Cremona; varie tavolette di soffitti dipinte con storie bibliche (ivi), sei carte di tarocchi (Bergamo, Accad. Carrara), ecc., facendone una figura centrale della pittura lombarda dell'ultimo periodo gotico. ...
Leggi Tutto
Scultrice francese (Neuilly-sur-Mer, Parigi, 1930 - San Diego 2002). Vissuta negli USA, nel 1951 ritornò a Parigi dove, in contatto con i Nouveaux réalistes, cominciò a elaborare in termini neodadaisti [...] (1967, Stoccolma, Moderna Museet), la fontana Stravinsky (Parigi, Centre Georges Pompidou), entrambe in collaborazione con J. Tinguely, ecc. Dal 1980 al 1996 lavorò, nei pressi di Capalbio, al Giardino dei Tarocchi, ufficialmente aperto nel 1998. ...
Leggi Tutto
CICOGNARA, Antonio
Giacomo Bargellesi
Attivo a Cremona, e presumibilmente a Ferrara verso la fine del Quattrocento, come pittore e miniatore.
Se si ammette la partecipazione alla decorazione del salone [...] un preteso passo della Chronica di D. Bordigallo (sec. XVI), secondo il quale il C. avrebbe miniato un mazzo di carte da tarocco per il cardinale Ascanio Sforza. Tuttavia, anche se la notizia non è autentica e forse deriva da un falso, l'arte del C ...
Leggi Tutto
CARTARO, Mario
Fabia Borroni
Incisore anche cartografico, disegnatore e mercante di stampe, è con molta esattezza definito in un gruppo di documenti citati dallo Ehrle (p. 12) come "intagliator seu [...] Flaminio Cartari (p. 539), altrettanto non è verosimile che egli sia stato in rapporti di parentela con il "Cartaro padovano" pittore di tarocchi e di carte da gioco di cui scrisse l'Aretino. (Lettere sull'arte, a cura di E. Camesasca, III, 2, Milano ...
Leggi Tutto
D'ANDREA, Onofrio
Maria Teresa Biagetti
Scarse le notizie biografiche: zio paterno di Francesco e Gennaro D'Andrea, il D. nacque a Napoli nel 1608 da famiglia nobile. Il Tutini ne individua i genitori [...] Donna offesa dal sole ne' calori estivi", "Donna che muore di notte", "Bella Donna che perde giocando a' tarocchi", "Donna sommersa in un fiume" ecc.).
La scelta della struttura lirica fondamentalmente classica viene mantenuta anche in Poesie (Napoli ...
Leggi Tutto
BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] le prime del B. (il polittico in S. Francesco di Matera, non certo di Bartolomeo Vivarini, come pensavo un tempo; i cosiddetti "tarocchi del Mantegna", ecc.). Se i due ritratti di F. Foscari e di P. Malipiero al Correr e al Museo di Boston siano da ...
Leggi Tutto
BUSO (Busso, Busi, Bussi), Aurelio
Maria Civita Cardi
Nato a Crema, visse nella prima metà del sec. XVI. Per la maggior parte le sue opere sono andate perdute. Le fonti lo dicono allievo di Polidoro [...] . Ridotto, secondo le fonti, in vecchiaia alla più completa indigenza, il B. fu costretto, per vivere, a dipingere carte di tarocchi.
Bibl.: C. Ridolfi, Le meraviglie dell'arte..., Venezia 1648, p. 406; R. Soprani-C. Ratti, Delle vite di pittori ...
Leggi Tutto
ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] rettificata a favore di Bernardo Parentino da A. Venturi. Il Fiocco ritenne per un certo periodo di A. i cosiddetti Tarocchi del Mantegna (Bergamo, Accad. Carrara; New York, Morgan Library), ma abbandonò poi questa ipotesi; egli sostenne poi che A ...
Leggi Tutto
PAMPURINO, Alessandro
Lia Bellingeri
PAMPURINO, Alessandro. – Non si conosce la data di nascita di questo pittore originario di Cremona, figlio secondogenito di Francesco, maestro di muratura attivo [...] illusionisticamente a ombrello, accoglie nelle vele e nelle lunette le raffigurazioni monocrome delle muse e di Apollo derivate dai cosiddetti tarocchi del Mantegna, mentre al centro l’oculo che si apre sul cielo, dal quale si sporgono tre figure, è ...
Leggi Tutto
COSIMO di Domenico di Bonaventura (Cosmè, Gusmè [del] Tura)
Creighton E. Gilbert
Il padre Domenico, "callegaro", era originario di Guarda nel Ferrarese dove suo padre, Bonaventura, era fattore (Righini, [...] dell'Antico e con la Fede di Lisippo. Questa sottigliezza allegorica è tipica della cultura ferrarese (Schifanoia; tarocchi); la Carità, come una delle tre virtù teologali collegate con le quattro cardinali, corrisponde esattamente alla serie ...
Leggi Tutto
taroccare
v. intr. e tr. [der. di tarocco1; nel sign. 2, forse con influsso di altercare] (io taròcco, tu taròcchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. intr. Rispondere con un tarocco, nel gioco. b. tr., gerg. Per estens., falsificare,...
taroccato
agg. [part. pass. di taroccare, nel sign. 1 b], gerg. – Falsificato, contraffatto: merce t.; una borsa t.; per estens., un premio, un concorso taroccato.