Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] alcune delle quali imitò Sofocle ed Euripide, d'argomento romano (praetextae) erano invece: il Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di TarquinioilSuperbo; il Decius seu Aeneadae, che trattava del sacrifizio di Publio Decio Mure (non si sa ...
Leggi Tutto
Figlio (2a metà del 6º sec. a. C.) di una sorella di TarquinioilSuperbo; dopo l'oltraggio a Lucrezia di Sesto Tarquinio figlio, sollevò il popolo e l'esercito contro il re; espulso il re, fu eletto console. [...] della Selva Arisa, dove egli e Arunte, figlio di Tarquinio, si trafissero a vicenda. A parte le eleborazioni leggendarie ed erudite, la figura di Bruto è da ritenersi storica. Ad essa è ispirato il personaggio della tragedia Bruto primo (1786-87) di ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV [...] duca di S. Lucar (1635), biografie moralizzate di personaggi storici (Romolo, 1629; David perseguitato, 1634; TarquinioilSuperbo, 1634; Coriolano e Alcibiade, 1648) e opere di storia contemporanea (Successi principali della monarchia di Spagna ...
Leggi Tutto
nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che viene esplicitamente indicato): per nomi...
proclamare
v. tr. [dal lat. proclamare, comp. di pro-1 «davanti» e clamare «gridare»]. – Annunciare, dichiarare in forma ufficiale e solenne: p. un editto; p. la vittoria; p. la fine di un regime; instaurare: cacciato Tarquinio il Superbo,...