Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. IV, p. 860 e s 1970, p. 460)
C. Napoleone
Con il termine generico di m. s'intendevano nell'antichità oltre ai m. veri e proprî, compatti e di media [...] di tavoli e manufatti «a commesso». Alle durezze e alle severe tonalità dei porfidi, dei graniti e delle dioriti nelle tarsie rinascimentali e barocche, si prediligono quei m. più teneri e venati, dal pavonazzetto al bianco e nero d'Aquitania alle ...
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Pittore, nato a Venezia verso il 1470, morto nel 1531. Dipingeva nei primi anni del Cinquecento con spiriti e modi ancora quattrocenteschi, ma poi, a poco a poco, sentì lo stile nuovo di Giorgione e di [...] che il C. offre anche nella sua arte.
Le prime opere, a contorni netti e a forti contrasti di ombre, quasi tarsie colorate, lo mostrano rigido seguace del geometrico schematismo antonelliano che gli veniva più ancora da Lazzaro Bastiani e da Alvise ...
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TALENTI, Jacopo
Simone Caldano
Secondo il Necrologio di S. Maria Novella a Firenze redatto nel 1362, nacque sessant’anni prima a Nipozzano.
Probabilmente fratello di Francesco Talenti, è attestato nel [...] La pianta è rettangolare, con scarsella sul lato nord. All’altezza del chiostro la facciata principale è decorata con tarsie in marmi policromi, mentre nel registro superiore, aperto da un oculo e coronato da archetti pensili trilobati, la superficie ...
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FRANCIONE, Il
Mario Tinti
Francesco di Giovanni di Matteo, detto il Francione, fu architetto, maestro di legname e di tarsia. Nacque a Firenze nel 1428, e vi morì il 25 luglio 1495. Può considerarsi [...] con Giuliano da Maiano in Palazzo Vecchio, nelle sale dell'Udienza e dei Gigli, dove in collaborazione col discepolo fece le tarsie della porta di comunicazione fra le due sale.
Nel 1485, collaborando col Sangallo, con La Cecca e con altri minori ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] di S., denominata dalle fonti castel Terracina, insistentemente identificata, ma con scarsa plausibilità, con una casatorre rivestita di tarsie (Kalby, 1971).La posizione di rilievo conquistata da S. come scalo marittimo e sede di una celebre scuola ...
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CASERTAVECCHIA
M. D'Onofrio
(Casa irta, Caserta nei docc. medievali)
Centro della Campania, posto sul pendio del monte Virgo nel gruppo del Tifata, già sede vescovile e comitale, noto come Caserta fino [...] della cattedrale di Caserta Vecchia e i campanili costieri della Campania, Commentari 21, 1970, pp. 173-184; L. Kalby, Tarsie e archi intrecciati nel romanico meridionale, Salerno 1971; M. D'Onofrio, La cattedrale di Caserta Vecchia, Roma 1974; M ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] di Pavia (16° sec.), di S. Giorgio Maggiore a Venezia (16° sec.), quello di S. Pietro a Perugia. Notevoli le tarsie rinascimentali dei c. (duomo di Parma, opera dei Lendinara). Oltralpe, di grande rilievo sono gli stalli del c. dell’abbazia di ...
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Strato lamelloso interno della conchiglia di alcuni Molluschi, costituito da più foglietti leggermente ondulati e disposti parallelamente fra loro. Si alternano foglietti composti di sostanza organica [...] .; la m. era molto usata per la lavorazione di scatole e tabacchiere, per incrostazioni nei mobili e su metalli, per impreziosire tarsie in legno, in marmo e in pietre dure. È stata poi utilizzata per la fabbricazione di bottoni, manici di coltello ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] -1087) invitò al lavoro maestranze di costruttori lombardi e amalfitani, chiamò da Costantinopoli maestri di mosaici e di tarsie, raccolse colonne da edifici dell'età pagana e preziosi frammenti di sculture antiche, fece acquistare in Oriente lavori ...
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POLICROMIA
Ranuccio BIANCHI BANDINELLI
Pietro TOESCA
Luigi CREMA
. Il problema della policromia nell'arte antica e nell'arte medievale e moderna si presenta in modo diverso: giacché, mentre per [...] o in S. Sofia a Costantinopoli (v. costantinopoli, XI, tav. CXXXVI), o portata a toni più profondi e differenti dalle tarsie marmoree (S. Sabina, a Roma; duomo di Parenzo), dall'accordo dei colori di materiali diversi come nei portali dell'atrio del ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...