(Bilbo)
Città della Spagna settentrionale; nel 2003 contava 353.600 ab. nel territorio comunale e 946.800 nell'area metropolitana. Industrializzata sin dalla fine del 19° sec., la zona di B. si era dedicata per quasi un secolo alla 'monocoltura del ferro': la sua attività produttiva si basava infatti soprattutto su una filiera integrata che andava dall'estrazione del minerale alla sua lavorazione, ...
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Capitale del Messico. La popolazione del territorio comunale risultava, al censimento del 2000, di 8.605.239 ab., ma quella dell'intera agglomerazione urbana viene stimata nel 2006 a circa 22.800.000, facendo di C. di M. la seconda conurbazione del mondo dopo Tokyo; è considerata anche una delle più caotiche e inquinate. Nella pressoché totale assenza di ogni forma di pianificazione urbanistica, l'edilizia ...
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SALINARI, Carlo
Achille Tartaro
Critico letterario, nato a Montescaglioso (Matera) il 17 ottobre 1919, morto a Roma il 25 maggio 1977. Studiò a Roma e si laureò in lettere (1941) con N. Sapegno, discutendo [...] una tesi su Guido Cavalcanti. Iscrittosi al PCI, prese parte alla Resistenza; imprigionato durante l'occupazione nazista, scampò fortunosamente alla fucilazione. Per la sua attività clandestina fu decorato ...
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Città della Spagna nord-orientale, nella Catalogna (1.578.500 ab. nel 2004, 3.800.000 ab. l'agglomerato urbano). B. è stata oggetto di un grande rinnovamento architettonico e urbanistico, legato ai Giochi olimpici del 1992, che l'ha portata all'attenzione internazionale trasformandola in un esempio da imitare per amministratori e progettisti. L'importante occasione ha avviato un processo di apertura ...
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Zenone da Pistoia
Achille Tartaro
Autore della Pietosa fonte, il poemetto in morte del Petrarca pubblicato per la prima volta da Giovanni Lami (v.) nel 1743. Assai scarse le notizie che lo riguardano, [...] in Storia della letteratura italiana, a c. di E. Cecchi e N. Sapegno, II, ibid. 1965, 582-602, 688-697; A. Tartaro, Studio della " Commedia " e poemi dottrinali. I poeti delle corti settentrionali, in La letteratura italiana. Storia e testi, a c. di ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] . Storia interiore delle "Operette morali", Bologna 1977; U. Carpi, Il poeta e la politica. Belli, L., Montale, Napoli 1978; A. Tartaro, L., Roma-Bari 1978; F.P. Botti, La nobiltà del poeta. Saggio su L., Napoli 1979; E. Peruzzi, Studi leopardiani, I ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] ); una collana di Documenti e studi; una collana di Scritti inediti o rari del Leopardi.
Risorse correlate
Achille Tartaro, Leopardi, Giacomo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 64 (2005)
Nicola Del Corno, Leopardi, Monaldo, in Dizionario ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] lui intitolata semplicemente Commedia, che riceverà nel Cinquecento il titolo ormai tradizionale. Dante la scrisse in volgare, nella lingua popolare e non in quella dei dotti, che era allora il latino, ...
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Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] ne esaltarono l’erudizione classica e lo considerarono il maggior esponente del primo umanesimo. Appassionato dell’antichità greco-latina, fu un instancabile ricercatore di manoscritti. Scrisse numerose ...
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Boccaccio, Giovanni
Achille Tartaro
Il fondatore della novella italiana
Nel suo capolavoro, il Decameron, Giovanni Boccaccio, scrittore fiorentino del Trecento, trattò i temi più vari: l'amore, la fortuna, [...] le risorse dell'intelligenza umana o anche solo della furberia. Queste cento novelle ‒ dieci novelle al giorno per dieci giorni ‒ che compongono il Decameron, Boccaccio le ha dedicate alle donne. Visse ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...