(gr. Φλεγύας) Mitico figlio di Ares e di Dotide (o Crise), eponimo dei Tessali Flegici o della città di Flegia, presso Orcomeno di Beozia. È il padre di Issione e di Coronide, madre di Asclepio. Per [...] che aveva sedotto e ucciso Coronide, tentò di incendiare Delfi, ma Apollo lo colpì con una saetta lo condannò a una pena eterna nel Tartaro, ricordata da Virgilio, Stazio e Valerio Flacco. In Dante, è il traghettatore delle anime sulla palude Stigia. ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] le schiere nemiche. Il sovrano, disposto l’esercito in riva al fiume Ugra (1480), si appresta a fronteggiare in battaglia i tartari, guidati da Achmat, il quale, sperando in un’alleanza con i polacchi di Casimiro IV, tenta di riportare la Rus’ sotto ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] ambigua e sfuggente: l'iniziale assegnazione a D. di due sonetti della tenzone tra Dante e Forese Donati, poi rivelatasi errata (Tartaro), e la discussione, di cui si è detto, attorno ai sonetti antimedicei di D. che si vorrebbero di Rinaldo degli ...
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Nella mitologia greca, esseri giganteschi generati da Gea e Urano. Sono tre: Cotto (Kόττοs), Briareo (Bριάρεως) e Gie (Γύης), provvisti di 50 teste e 100 braccia (gr. ᾿Εκατόγχειρες, Ecatonchiri). Sono [...] ; insieme i tre C. vengono tratti dagli dei dalle profondità della terra, su consiglio di Gea, per partecipare alla lotta contro i Titani (➔) che i C. riusciranno a far precipitare nel Tartaro, dove poi Zeus li pone a guardia della loro prigionia. ...
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Mitologia
Essere di statura e forza straordinaria cui sono attribuite imprese eroiche, costruzioni di città ecc. Il nome dei G. della mitologia greca fu esteso a tutte le figure extraumane che in numerose [...] , che fu argomento frequente di poesia. La Terra stessa vuole che essi affrontino gli dei, per vendicare i Titani precipitati nel Tartaro; in principio la lotta volge male per i celesti, contro i quali i G. scagliano armi e blocchi immensi di roccia ...
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(gr. Κρόνος) Il più giovane dei Titani della mitologia greca, figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra). Secondo la Teogonia esiodea, C. mutilò il padre che, timoroso di perdere la signoria del mondo, [...] , Ades, Posidone), e con loro lottò contro C. e gli altri Titani (Titanomachia) che alla fine furono relegati nel Tartaro. Secondo un’altra versione del mito, rielaborato da interpretazioni orfiche, C., dopo aver regnato sulla terra nel primo felice ...
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PANUCCIO del Bagno
Mauro Marrocco
PANUCCIO del Bagno. – Appartenne alla consorteria pisana dei de Balneo o Balneatores o del Bagno, residente nel quartiere Kinzica, dove aveva il patronato sulla chiesa [...] del Duecento. Saggio filologico-critico, Malta 1966, pp. 19-23, 161-67, 196-203, 206-12, 224-28, 243 s.; A. Tartaro, Un problema di cronologia, in Il manifesto di Guittone e altri studi fra Due e Quattrocento, Roma 1974, pp. 63-75; P ...
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GIOVANNI da Nono
Marino Zabbia
Nacque a Padova intorno al 1275 da Simone di Pasqualino e da Paola Sottile. Nel Liber de generatione aliquorum civium urbis Padue, tam nobilium quam ignobilium egli vantò [...] centrale del breve scritto è dedicato alla guerra che oppose il re di Padova e i suoi alleati a Tartaro, re dei Tartari. Accanto a una sommaria descrizione della mitica Padova e dei suoi tesori, il De aedificatione mostra i principi occidentali ...
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Gea
Emanuele Lelli
L'antichissima madre Terra, all'origine del mondo
Come è nato il mondo? Secondo il mito greco alla sua origine sta Gea, la Terra, madre di tutte le altre divinità simboleggianti gli [...] che rappresentano simbolicamente le paure e i rimorsi degli uomini, e i Giganti. Anche Crono, tuttavia, volle proteggersi rinchiudendo nel Tartaro i suoi fratelli e divorando tutti i figli che via via aveva da Rea. Ma questa, ricorrendo all'aiuto di ...
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DIETAIUTI, Bondie
Liana Cellerino
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Firenze: fiorentino lo dice infatti il cod. Vat. lat. 3793, unico testimone del suo piccolo corpus poetico.
Nessuna [...] Milano-Napoli 1960, pp. 385-88; B. Panvini, Le rime della scuola siciliana, I, Firenze, 1962, pp. 289-97, 648 ss.; A. Tartaro, Irimatori siculo-toscani, in Storia della lett. ital., a cura di E. Cecchi-N. Sapegno, I, Milano 1965, pp. 411 ss.; 417; I ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...