Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] ma non ne condiziona l'efficacia: "prometto [...> a te Biancofiore, moglie mia diletta [...> che d'ora in avanti quando occurrerint casus, iudices et officiales nostri habeant Deum ante oculos sue mentis et perquirant consilium a sapientibus ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre!». Fu dunque per Dante un vantaggio la Jesu Christo se subdidit et cum subjectis populis tota ad Deum mente convertit». Testo citato in M. Liberatore, L’Église ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] al dives, ossia all'Anticristo (16) ("Ah misero et cieco mondo come te lassi per il naso, come si fano li bufali, menare! Non vi praecipua fidei christianae capita. Unum scilicet esse Deum altissimum [...>; collegia colloquiaque de religione, ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] illa cunctis mortalibus necessaria ad deum meditatio»)71.
Il papa è qui il vero intermediario, «inter deum et populum mediator», il p. 359, (Studiën van het Nederlands Historisch Instituut te Rome, V), riporta questo giudizio dell’avvocato fiammingo ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] mundum informaverit [I Petri, 2, 17]: «Deum timete, regem honorifìcate», quicumque nos imperialem coronam qualcosa di meglio, nel testo di Geremia, 1, 10:
«Ecce constitui te hodie super gentes et super regna, ut evellas et destruas et disperdas et ...
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BULGARO
Bruno Paradisi
Della vita di colui che fu considerato il più grande e famoso degli allievi d'Irnerio sappiamo ben poco. Il gusto per le biografie doveva cominciare più tardi; e i contemporanei [...] dare, solvere, condere leges, / Stantque caduntque: duces, regnant te iudice reges; / Rem, quocumque, velis, lex animata geris") assumptione, quippe in propositione excludit homines, sed deum in assumptione, homines tamen non contexerit silogismus". ...
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Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...
veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno mi chiamasse. b. In partic., lo stare sveglio...