FALCOIA, Tommaso
Massimo Bray
Nato a Napoli nel 1663 da una famiglia di umili origini, la vita del F. segue fedelmente un modello biografico comune a molti religiosi del sec. XVII. Entrato giovanissimo [...] comunità religiose. Un clima di persecuzione, favorito da una campagna dottrinale, pastorale e anche diffamatoria portata avanti soprattutto dai teatini, si diffuse all'interno dei conventi. Dalla fine del 1687 e per due anni si susseguirono accuse e ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] . Grandi artefici dell’intera opera riformatrice furono i nuovi ordini religiosi, principalmente la Compagnia di Gesù, e poi teatini, somaschi, barnabiti, ospedalieri di s. Giovanni di Dio, ministri degli infermi, chierici regolari della Madre di Dio ...
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GRISONIO (Grisoni), Annibale
Silvano Cavazza
Nacque a Capodistria, nell'Istria veneziana, intorno al 1490.
Mancano notizie sui genitori. Il cognome era molto diffuso a Capodistria, ma non sembrano imparentati [...] da Gian Pietro Ferretti, vescovo titolare di Milo.
Nel corso dello stesso anno il G. si trasferì a Venezia, nella casa dei teatini in S. Nicola da Tolentino: forse è proprio lui quel "sacerdote di Bressa", non conosciuto a Venezia, su cui il 9 dic ...
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CARAFA, Mario
Carla Russo
Nacque, in data imprecisabile, da Federico, primo marchese di San Lucido e da Giovanna Gallerano. Nel 1557 fu al seguito del suo congiunto cardinale Carlo Carafa alla corte [...] ed in quella del clero; il gesuita Bonocore. Importanti per l'azione riformatrice del C. furono anche i suoi legami con i teatini, fra i quali fu suo amico s. Andrea Avellino, e con i gesuiti. Per quanto riguarda questi ultimi, i rapporti del C ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Recanelli), Vincenzo
Dario Busolini
Nacque a Chio il 28 ag. 1519 da Francesco e Caterina di Bricio Giustiniani del ramo dei Longo. Entrato tra i domenicani osservanti dell'isola, [...] concilio, fino al dicembre 1563.
Per quanto fosse sostenitore della riforma cattolica (fu lui a introdurre i teatini a Genova), il G. assunse posizioni complessivamente moderate, cercando di difendere le garanzie tradizionali degli ordini religiosi ...
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BURGIO, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Giarratana Ceretani (Ragusa) il 2 apr. 1674 da nobile famiglia, vestì l'abito della Compagnia di Gesù il 28 giugno 1691, dopo aver trascorso l'adolescenza [...] a Palermo dalla Compagnia di Gesù, a cui si accodarono gli altri Ordini regolari della città, ad esclusione degli scolopi, dei teatini e dei domenicani; il voto si estese poi a tutta la cittadinanza e alla Sicilia, esclusa Messina, secondo la formula ...
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ESTE, Alessandro d'
Paolo Portone
Figlio naturale legittimato di Alfonso d'Este (a sua volta figlio naturale legittimato del duca Alfonso I), marchese di Montecchio, e di Violante Segni - successivamente [...] in specie le sfarzose cerimonie della corte pontificia. Liberalissimo verso gli Ordini religiosi, fu protettore dei chierici regolari teatini e fervente sostenitore della loro azione. Con la sua autorità ne favorì l'introduzione a Modena e fece ...
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DI GIOVANNI, Giovanni
Giovanna Di Fazio
Nacque a Taormina (Messina) da Giovanni Battista e da Caterina Corvaja il 23 giugno 1699. Dopo aver conseguito a ventidue anni, presso l'università di Catania, [...] a proibire la diffusione del Codex. Tramite Giuseppe Querci, fiorentino, filogiansenista, che in quegli anni insegnava al collegio dei teatini, alcune copie giunsero a Napoli, Roma e Firenze. G. Lami fu il primo a schierarsi pubblicamente, attraverso ...
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CICCONE, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Morro presso Notaresco (Teramo) il 17 genn. 1751 da Domenico Francesco e da Romilda Ferrigni di Pescara, secondogenito di sei firatelli, di cui [...] pontificio di lasciare il suo Ordine religioso; forse contrasti con i confratelli o dispiaceri privati lo spinsero a entrare fra i teatini; certo è che nel' 1790 lasciò Napoli e, attaccato com'era ancora ai suoi luoghi natii e alle montagne abruzzesi ...
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DORATI, Evangelista
Sonia Pellizzer
Nacque a Piadena (Cremona) nel 1539. Nel 1565 fu chiamato dal vescovo di Cremona, Nicolò Sfondrati, il futuro papa Gregorio XIV, a dirigere il seminario della diocesi [...] sembra avesse in animo di offrirgli la porpora cardinalizia: il tempo di interessare alcuni giuristi della questione dei cosiddetti "privilegi teatini", questione che si trascinava da molti anni e che non fu risolta né allora né mai, anche per la ...
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teatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. – 1. letter. Di Chieti; abitante della città di Chieti (comunem. chietino). 2. a. Teatini o padri t., gli appartenenti all’ordine di chierici regolari fondato nel 1524...
chietino
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo alla città di Chièti, capoluogo di provincia dell’Abruzzo; abitante o nativo di Chieti. 2. Che appartiene all’ordine dei padri teatini (v. teatino). 3. ant. Bacchettone, bigotto (per...