Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] solo in apparenza un ritorno al 'teatro filmato'. The great train robbery, un e supervisionò oltre cento film (in media uno alla settimana: cfr. Balshofer, Miller 1967), alcuni e messo in commercio su piccola scala dal 1911), che lo rese ricco ...
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Mastrocinque, Camillo
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Roma l'11 maggio 1901 e morto ivi il 23 aprile 1969. Abile artigiano dalle sicure capacità tecniche, con sessanta film circa realizzati [...] Goldwyn Mayer. Appassionato di teatro, fondò il Teatro delle marionette italiane, che con il film musicale Regina della Scala (1937), in collaborazione con Validità giorni dieci dello stesso anno, ispirato alla serie giallo-rosa di The thin man. ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] fondo tragico. L'inizio di questo nuovo teatro si può fissare agli anni 1956-57 in ottica-cinetica lavora B. Riley (grande premio della pittura alla Biennale di Venezia del 1968) e opere cinetiche hanno di ritrovare una scala umana dell'architettura. ...
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SCENEGGIATURA
Mino Argentieri
Nella cinematografia è la fase della stesura scritta del film, la quale ne disegna l'ossatura, le componenti principali e le articolazioni, ed è applicabile nella fiction [...] ancora prevalentemente letteraria alla scrittura cinematografica, nasce dalla doppia esigenza di progettare la scala narrativa del , non saranno né la letteratura né il teatro a fornire i talenti più adatti alla bisogna e nel corso degli anni si è ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] ’. Il Centro cattolico cinematografico (1935) proseguirà su scala nazionale le iniziative sviluppate già su base locale, la rivista, che allarga il suo specchio tematico al teatro e alla televisione, vive l’età dei più evidenti contrasti nelle ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] le pratiche della cronofotografia e il Nudo che scende una scala (1911-12) di Duchamp, come esistono molteplici legami, non si limita alla stilizzazione che è propria della danza e dei luoghi in cui essa si manifesta (il teatro, principalmente; ma ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] ricorso a questa particolare figura della scala dei piani. Uno di questi piano a due quadri). Allo stesso modo, come accade alla fine di molti cortometraggi di Charlie Chaplin (ma anche primo piano, è precluso al teatro. Fra le tante differenze che ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] alla sua magia.Per lo stesso Arnheim "l'accettazione di un mondo in bianco e nero" si spiega con "il fenomeno dell'illusione parziale" (Film as art, 1959; trad. it. 1983², p. 54) cui si è soggetti al cinema come a teatro formare la scala dei grigi e ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] soltanto nel cinema ma anche in teatro.
Quando, alla fine degli anni Cinquanta, grazie alla spinta innovativa e critica della Nouvelle essere tale deve ‒ come hanno fatto su vasta scala Francis Ford Coppola, George Lucas o Steven Spielberg, ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] ma sostenuto anche da P. Klee e altri. Ricollegandosi alla pittura antinaturalistica di P. Gauguin, V. Van Gogh a un decisivo mutamento di scala, che ne aveva completamente trasformato nel campo della letteratura e del teatro di lingua tedesca (da A. ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...