GIULINI, Carlo Maria
Giuseppe Rossi
Nacque a Barletta il 9 maggio 1914, secondogenito di Ernesto e Antonia (Antonietta) Festner, e fu battezzato il 17 dello stesso mese con i nomi di Carlo Maria Giovanni. [...] , che il mese seguente fu ripreso al Comunale di Firenze da poco riaperto dopo l’alluvione.
Rottura con il teatrod’opera
Fin dalle felici collaborazioni con Visconti e Zeffirelli durante gli anni dell’incarico alla Scala Giulini tese alla ricerca ...
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STROZZI, Giulio
Paolo Cecchi
STROZZI, Giulio. – Nacque a Venezia e fu battezzato nella parrocchia di S. Marziale il 15 settembre 1583 (Baroncini - Collarile, 2016, p. 22), figlio naturale di Roberto [...] di A. Aurigi, Firenze 1999).
Nel Carnevale del 1639 – due anni dopo il primo allestimento di un’opera in musica a Venezia – Strozzi esordì nel teatrod’opera con La Delia o sia La Sera sposa del Sole, «poema dramatico» musicato da Francesco Manelli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola creativa di Vincenzo Bellini è brevissima: dieci opere nell’arco di nove anni, [...] e soprattutto alla bellezza dei versi; con lui si assiste al graduale abbandono della concezione “artigianale” del teatrod’opera, ossia gran mestiere, tecnica e formule consolidate, produzione intensa senza grandi scarti qualitativi.
Nel corso dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’invenzione della regia caratterizza il profondo mutamento del teatro nel Novecento, [...] o più stagioni (come accadeva in Inghilterra già a fine Ottocento, e come normalmente avveniva nel Teatrod’Opera); la nascita di un teatro stabilmente sovvenzionato (come in Russia dopo la rivoluzione); e soprattutto casi di presenze di lunga durata ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] e si fecero vieppiù violente tra gli intellettuali illuministici e poi romantici, per culminare nel corso del Novecento. Il teatrod’opera, ad es., è «un mostro, e un’unione di mille inverisimili», per Ludovico Antonio ➔ Muratori (Bonomi 1998: 155 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mondo musicale italiano dell’Ottocento è dominato dall’opera lirica, che rappresenta [...] da complesse leggi, scritte e non scritte. Innanzitutto, come è stato più volte affermato, la forma stessa dei teatrid’opera “all’italiana” con una platea e diversi ordini di palchi, rispecchia l’ordinamento gerarchico della società. Il secondo ...
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MARIANI, Angelo
Anna Tedesco
– Figlio di Natale e di Maria Grilli, nacque l’11 ott. 1821 a Ravenna, dove fu battezzato il giorno seguente.
Quasi nulla si sa della sua famiglia, se non che fosse piuttosto [...] a Milano però solo fino al mese di settembre.
La tappa successiva della carriera del M. fu Costantinopoli, dove un teatrod’opera pubblico era stato inaugurato nel 1840. Distrutto da un incendio nel 1846, era stato subito ricostruito con l’aiuto del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine grand-opéra si indica comunemente un genere operistico nato in Francia [...] loro grandi qualità teatrali e drammatiche più che musicali, tranne che per il virtuosismo dell’orchestrazione.
Il teatrod’opera in Francia all’inizio dell’Ottocento
Nell’Ottocento il panorama musicale francese è molto diverso da quello italiano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La definitiva affermazione del sistema impresariale caratterizza il teatrod’opera settecentesco, [...] i centri minori.
La circolazione degli spettacoli è poi facilitata dalla nozione dell’utilità civile e culturale del teatrod’opera, la cui frequentazione nel corso del secolo diviene una diffusa esigenza e una consuetudine urbana. L’impresario, di ...
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DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] peraltro di diverso temperamento e caratteristiche vocali, insieme con il quale rappresentò le due punte di diamante del teatrod'opera dell'immediato dopoguerra fino agli anni Sessanta. La sua voce, splendida per timbro e volume, aveva nel registro ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...