Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] di Pasolini colloca la sua opera tra i classici del secondo Novecento. E a ragione, poiché solo Pasolini (come D'Annunzio e più di Pirandello) ha sperimentato tutti i generi della creazione del 20° secolo: romanzo e novella, teatro e cinema, critica ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] oltre il problema delle unità pseudo-aristoteliche nel teatro, la lettera al marchese C. d'Azeglio Sul Romanticismo (1823, ma pubbl., letteraria, restituendo quindi una più sostanziale unità all'operad'arte, che troverà poi una sintetica espressione ...
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Scrittore italiano (Camerino 1892 - Roma 1953), fratello di Emilio. Fu magistrato, prima a Parma, poi (dal 1930) a Roma. Iniziò la sua attività prevalentemente come poeta (Il re pensieroso, 1922) e narratore [...] e, più, di Uomo e donna (1937: l'opera migliore di B.), nonché nei racconti di Le case bella domenica di settembre, 1937; Il cacciatore d'anitre, 1940; Il diluvio, 1943; Corruzione termini, supremi della vita. Teatro che, largamente rappresentato e ...
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Scrittore italiano (Pachino 1907 - Torino 1954). Nei suoi racconti e romanzi migliori (Don Giovanni in Sicilia, 1941; Il vecchio con gli stivali, 1945; Il bell'Antonio, 1949; Paolo il caldo, post., 1955), [...] insieme dell'antico mimo e dell'opera buffa, e che concilia, con molta finezza d'arte, la lezione di Pirandello ( e della narrativa "meridionale") con quella di Gogol´. Scrisse anche alcuni lavori teatrali (Teatro, ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] del pubblico dal prestigio della poesia classica e dall’immensa fortuna del teatro, si era volto nel Seicento agli influssi francesi e spagnoli (Eromena e complessa, sia in grado di generare l’«operad’arte totale». Si spiega così, oltre al successo ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, pienamente operativo dal 2006. Da decenni la la novella, il romanzo, il teatro. È dapprima la letteratura del sec. e formatisi soprattutto a Parigi e a Vienna, quali D.R. Rey, U.D. Erkin, A.A. Saygun, N.K. Akses, F ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] inglese) con la celebrazione della festa di S. Giorgio, patrono d'Inghilterra. Appena diciottenne, il 28 nov. 1582, sposò Anne Henslowe, benché, non disponendo di un teatro proprio, fosse talora costretta a operare in locali di proprietà del rivale. ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] sino al 5° sec. d.C., consistono in traduzioni, dall’armeno e dal greco, della Bibbia e di opere di Padri della Chiesa. Ma anni 1970, tra i quali si ricorda Rk’inis teat’ri («Il teatro di ferro», 1981), ambientato nella G. degli anni 1910 e 1920 ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] al pāli. Questa lingua è impiegata anche in opere moderne dalla scuola purista. Parallelamente all’eḷu si genere di operetta (nūrtiya), che ricalca il teatro musicale dei Parsi. Ne furono autori, tra gli altri, C.D.B. Jayawira Bandara, J. de Silva; ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] definiscono il "correlativo oggettivo" quale punto d'incontro neutro tra autore e lettore, quale poetry and the use of criticism (1933; trad. it. 1974). L'opera di poesia e il teatro sono ora raccolti in The complete poems and plays 1909-1980 (1952) ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...