(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] suoi seguaci ripresero e svilupparono alcuni elementi secondari della sua opera (l’esaltazione dei sentimenti, il culto della natura, Dominano in generale i temi d’attualità, in primo luogo l’esperienza della guerra, mentre il teatro dà voce (con L. ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato al Mar Baltico e al Golfo di Finlandia. Confina a E con la Russia, a S con la Lettonia, mentre dagli altri lati è bagnata dal mare. Appartengono all’Estonia [...] del Mar Baltico dal 1992 e del Consiglio d’Europa dal 1993; nel 2004 è entrata nell affaccia, tra i narratori, la questione sociale: nelle opere di J. Pärn è presente l’ideologia del 20° sec. fu eretto il teatro con la sala dei concerti dell ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] bensì oggetto ambizioso d'una continua, tutt'altro che olimpica ricerca, operata nei varî campi d'interesse, negli studî realistica delle esperienze di un giovane della buona borghesia innamorato del teatro. Nel 1794 G. ne riprese il tema e nel 1796 ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] e drammaturgo, che dopo il 1970 animò un teatro dai temi politici in lingua araba; M. Haddad M. Rabī (Rifqat as-silāḥ wa al-qamar «La compagnia d’armi e la luna», 1976), la poetessa W. al-‛Amrānī Bannīs, che con la sua opera di poeta e critico si ...
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(indonesiano Jawa) Isola dell’Indonesia (129.307 km2 con 130.401.500 ab. nel 2007). Ha forma rettangolare molto allungata, con lunghezza massima, nel senso dei paralleli, di circa 1000 km e con larghezza [...] assai complesse, di una letteratura, di un teatro, di uno stile di danze a carattere civiltà induista a partire dal 1° sec. d.C. L’esistenza di un Regno induista di M. Nursyahid. Di grande rilievo l’opera narrativa di P.A. Toer, perseguitato ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] dove, ospite di M.me d'Épinay e poi del maresciallo di Luxembourg, compose le sue opere più importanti, Julie ou la opéra-ballet Les muses galantes (1745) e dell'opera buffa Le devin du village (1752), rappresentata con grande successo al teatro ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] , e trova la via della poesia in un ricco fluire d'immagini, di dialoghi spezzati e scabri, di toni di colore 1928). Anche nel teatro l'ispirazione più alta si attua nel vigoroso racconto di una dolente umanità, specialmente nell'opera più valida, Dal ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] figura semileggendaria del poeta Caedmon e nei poemi d’argomento biblico, opera di vari autori ignoti, che furono raggruppati intorno 7°) e di un singolare edificio simile a un teatro, le pareti costruite con tronchi verticalmente infissi sul terreno ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] teatro rivendicata dal poeta; ma egli non disdegnò la satira letteraria, in cui gli elementi buffoneschi e triviali si fondono con quelli poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del genio aristofanesco.
Vita e opere essa d' ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] a Pisa, dove fu fatto pastore d'Arcadia col nome di Polisseno Fegeio, s Nel nov. del 1758, su invito dell'impresario del teatro di Tordinona, G. si recò a Roma; ma sue ossa andarono disperse. ▭ Nell'opera riformatrice di G. riconosciamo la presenza ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...