Stato dell’America Meridionale. Confina a N e a E con il Brasile, a O con il Perù e con il Cile, a S con l’Argentina, a SE con il Paraguay.
Caratteristiche fisiche
Il territorio della B. è formato da [...] decenni del 20° sec. è riconducibile l’attività del Teatrode los Andes, diretto da C. Brie. Un posto di rilievo occupa G. Francovich, che affianca a una vasta produzione drammatica una non meno ricca opera saggistica, dal taglio filosofico, volta ad ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] nasce con il Milosao (1836), opera poetica di Girolamo De Rada di Macchia Albanese (prov. . Fuori d’Albania, notevole è l’opera poetica e narrativa dello scrittore Martin di Andrea Zadêj, che aprono al teatro la via di nuove realizzazioni artistiche. ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] rurali di cui fu modello l’opera di A. Ramos si è passati a un teatro postrivoluzionario, sensibile all’influsso dagli anni 1940 s’instaura uno stretto legame tra gli architetti cubani (R. de Cárdenas, H. Alonso, M. Gutiérrez, M. Borges) e i maestri ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] moderna poesia ceca. Il teatro romantico fu agli inizi sotto l’influsso di quello viennese: spiccano e H. von Aachen e lo scultore A. De Vries, cui si deve la variante più sofisticata individualità creativa è l’opera di ispirazione costruttivista ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] Parigi lavorava O.V. deL. Miłosz, poeta in lingua francese. In questo periodo apparvero le opere fondamentali di V. Aleksandravičius). Inoltre: K. Inčiūra, autore di prosa e di teatro, V. Sirijos Gira e soprattutto S. Nėris, portavoce della ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] ’avventura, ma con un forte impianto pedagogico è l’opera di F. de Fénelon Le avventure di Telemaco (1699). Nel secolo impulso alla rinascita dell’interesse critico per il teatro elisabettiano). Le opere più famose del nuovo genere, che trovò presto ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] di poesie visive e su un piano fortemente sperimentale va situata anche l’opera poetica del pittore A. Ràfols Casamada. Voce tra le più Barcellona, Festival deteatre al Carrer de Tàrrega ecc.) e l’attività sperimentale di alcuni teatri attivi in ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] l’epistolografia e l’eloquenza), travolse i g. classici e ne creò di nuovi: il romanzo, la novella, la chanson de geste, il poema cavalleresco, un nuovo teatro anche di individuare gli scarti che l’opera letteraria realizza nei confronti di norme ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] e drammaturgo, che dopo il 1970 animò un teatro dai temi politici in lingua araba; M. espressi anche M. Dib (Qui se souvient de la guerre, 1962), Mammeri (L’opium et le bâton, 1965), la scrittrice Bannīs, che con la sua opera di poeta e critico si ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] il successivo Discours sur l'origine et les fondements del'inégalité parmi les opera buffa Le devin du village (1752), rappresentata con grande successo al teatro di corte di Fontainebleau. Anche autore teatrale, scrisse le commedie Les Festes de ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...