FINZI, Ida
Franco Laicini
Nata a Trieste il 1° sett. 1867 da Giuseppe e da Anna Clerle, in una famiglia benestante di origine ebrea emigrata dall'area veneta. Appena sedicenne, ancora allieva delle [...] De Amicis; il romanzo giallo-rosa La signorina di Montecristo era una riproposta dell'opera generi letterari. Per il teatro si ricordano alcune commedie in -05 dalla compagnia Andò-Di Lorenzo. Per l'infanzia compose racconti brevi e novelle, raccolti ...
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CAVICCHIOLI, Giovanni
Raffaele Morabito
Nato a Mirandola (Modena) il 2 genn. 1894 da Alfredo, medico, e da Rosa Severi, rimase orfano della madre a tre anni (i suoi ricordi d'infanzia sono affidati [...] l'interesse per la pittura (fra i suoi amici più cari fu F. De Pisis, alla cui opera dedicò diversi articoli e il volume F. De pp. 177-78. Sul teatro vedi S. D'Amico, Il teatro italiano, Milano-Roma 1932, pp. 270-71; A. Valenti, Il teatro di G. C., in ...
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ARABIA, Tommaso
Riccardo Capasso
Nato a Monteleone Calabro, da Pasquale e da Maria Teresa Fonzi, nell'aprile 1831, si trasferì giovanissimo (1846) a Napoli, ove lo aveva preceduto e dove lo introdusse [...] teatro italiano dedito in prevalenza a traduzioni da testi stranieri e a rimaneggiamenti di opere classiche (egli stesso fu l'editore di una scelta di opere 1903, pp. 115-117, 134-136 e passim; R.De Cesare, La fine di un Regno, Città di Castello 1909, ...
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PIAZZA, Antonio
Anselm Gerhard
Vincenzina C. Ottomano
Letterato e giornalista, spesso confuso con l’omonimo romanziere veneziano nato nel 1742 e morto nel 1825. Nacque a Brescia nel 1795.
Figlio di [...] di François-René de Chateaubriand nonché L’uomo singolare, volgarizzazione del romanzo Der Sonderling di August Lafontaine. Il suo primo componimento finora individuato è l’ode A Carlotta Marchionni, acclamata attrice di teatro. Nel 1829, sempre ...
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ARNIGIO, Bartolomeo
Simona Carando
Nacque a Brescia nel 1523 da un fabbro ferraio dal quale ereditò il mestiere e forse il desiderio di disfarsene al più presto. Sembra che alcuni amici lo incoraggiassero [...] , all'ira, et alla gelosia, Brescia 1565).
Quest'opera prelude alle prove di maggior impegno, se non di maggior istorici de' Bresciani illustri,Brescia 1620, pp. 390-392; G. Ghilini, Teatro d'homini letterati,Venezia 1647, pp. 22 s.; L. Cozzando ...
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CARRERA, Valentino
Laura Posa
Nato a Torino il 19 dic. 1834 da Luigi e da Luigia Tossatti, fu impiegato presso la direzione delle gabelle fino al 1878, quando, col minimo servizio necessario, si ritirò [...] Ilcapitale e la mano d'opera (1972).
Seguirono La l'impegno morale e la convinzione dell'ufficio civile del teatro, lo spirito di osservazione, l , Histoire de la litterature contemporaine en Italie (1859-1874), Paris 1874, p. 245; A.De Gubernatis, ...
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CAPITONE, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo nella seconda metà del sec. XV. Visse a Roma presso la corte di Leone X e a Roma probabilmente morì in data imprecisabile, dopo aver invano sperato [...] Giuliano de' Medici.
Per tale avvenimento (1513) fu allestito un suntuoso banchetto e venne eretto un teatro continua e forse più ricca di quanto l'esiguità delle sue opere non possa fare supporre.
Oltre all'opera citata, due epigrammi del C. ...
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ANDREASI, Marsilio
Giuseppe Alberigo
Nacque a Mantova da Gerolamo e da Ippolita Gonzaga. La famiglia degli Andreasi doveva appartenere alla media nobiltà mantovana come conferma il fatto che Gerolamo, [...] dai conventi di Lucca e Modena. L'unica data sicura è quella relativa De Pudicitia et Patientia dello stesso Andreasi.
La data e il luogo della morte sono ignoti.
Opere c. 29 r; M. Pensa, Teatro degli huomini più illustri della famiglia carmelitana di ...
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BERTANI (Bertanni), Giovanni Battista
Nicola De Blasi
Nacque a Venezia negli ultimi anni del sec. XVI e quivi trascorse l'adolescenza e la giovinezza, dedicandosi dapprima agli studi letterari e filosofici [...] festosa. In questa città, intanto, aveva già fondato l'Accademia de' Disuniti, alla quale furono affidate per la rappresentazione la maggior parte delle opere teatrali che egli veniva componendo.
Nel teatro il B. tentò tutti i generi, dalla favola ...
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AVANCINO, Nicolò
Antonella Dolci
Nato a Genova il 1º sett. 1679, professò tra gli scolopi il 28 sett. 1694. Insegnò nelle scuole dell'Ordine, dapprima retorica e filosofia a Genova, poi teologia a Genova [...] armonia con queste cariche scrisse alcune opere edificanti, e un'orazione funebre per De Angelis, Critiche, traduzioni ed imitazioni del teatro di G. Racine durante il sec. XVIII, Arpino 1914, pp. 22 s.; L. Ferrari, Le traduzioni italiane del teatro ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...