PARAVIA, Pier Alessandro
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Zara il 15 luglio 1797 da Giovanni, colonnello della Repubblica veneta, e da Anna Zech-Missevich, originaria di Corfù.
Ancora fanciullo, si [...] fatte sopra le ultime poesie di Lorenzo de’ Medici […]. Lettera a Giovan Jacopo Trivulzio romana del 1823), l’opera causò a Paravia l’orazione, recitata il 26 dicembre 1830, Per la inaugurazione del monumento eretto nell’atrio interno del gran teatro ...
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PEA, Enrico
Giona Tuccini
PEA, Enrico. – Secondogenito di Mattia, marmista, e di Giuseppa Gasperetti, nacque a Seravezza (Lucca) il 29 ottobre 1881.
I primi anni della vita di Pea furono segnati da [...] e come animatore di un teatro all’aperto costruito nel bosco morì, affetto da turbercolosi, l’11 agosto 1958.
Opere. Oltre a quelle citate Firenze 2011; M. Fabrèges, E. P.: le mythe del’écrivain autodidacte, in Revue des études italiennes, 2012, n. ...
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AMENTA, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nacque a Napoli il 18 ott. 1659 da Francesco e da Maddalena Troiano, ambedue di famiglia gentilizia. Intraprese gli studi di diritto, seguendo le orme paterne, in un [...] al dramma spagnoleggiante, anche l'opera di un D'Isa e 53;N. Tommaseo, N. A., in E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri,VIII, Venezia 1836, 1883), pp.240-259; P. Fedele, N. A. e il teatro napoletano,Avellino 1897; I. Sanesi, G. Gigli e N. A., ...
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ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] importanza riveste questo lavoro drammatico per la storia del teatro italiano, nel periodo di transizione tra la rappresentazione in appendice al trattato De fontium Mutinensium admiranda scaturigine, Pataviae 1713. L'opera ha scarso valore nella ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] dello stato liberale, ma l'opera, che avrebbe dovuto intitolarsi Il rappresentata con scarso successo al teatro Alfieri di Torino nel gennaio 1916 con G. De Robertis) e Epistolario, 2 ediz., Firenze 1953 (in collaborazione con G. De Robertis e A ...
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CESAREO, Giovanni Alfredo
Francesco Muzzioli
Nacque il 24 genn. 1860 da Niccolò e da Eugenia Donato Miranda, castigliana, a Messina, dove compì gli studi fino alla laurea in lettere. Il suo primo volume [...] Messina 1908).L'opera era impostata sul distacco dal metodo dei positivisti e sull'adesione al De Sanctis, assunto subito alla letteratura: poeta, ma anche narratore, autore di teatro e traduttore. Lavorò inoltre con numerosi studi eruditi e con ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] novewstica, il teatro senese. Nella prima novella la vicenda, con esito felice, dell'amore di Ugoccione de' Rinaldini sono ulteriori testimonianze della sua mai spenta passione per l'iconologia.
Ma l'opera sua più importante di questo periodo è Il ...
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CAGNA, Achille Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Vercelli l'8 sett. 1847 da Francesco, di modeste condizioni, eda Giuseppina Musissano. Cominciò a frequentare la scuola tecnica, ma, espulso come [...] costituiscono la parte più cospicua. La qualità precipua del teatro del C. è data infatti dall'agilità e dal rispetto di esili forme metriche.
L'opera narrativa del C. muove i sentimentale, come nel caso dei racconti de Il male nell'arte, in cui ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] Bernardo Giustinian e Lorenzo de Monacis, in cui l’incontro fra cultura latina nell’Umanesimo italiano, a fondamento del teatro moderno, ma anche i saggi sulla esigente tecnica filologica, è fondamentale l’opera sulle profezie sulla caduta di ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] e al libro di Monsieur de Breme intitolato "Discorso", nel ), che è un esempio di teatro più libero dagli schemi classici, non , F. B. (1785-1821), 2 voll., Arezzo 1897; M. Baldini, L'opera lirica di F. B., Cortona 1905; A. Ottolini, Sulla morte di F ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...