Drammaturgo spagnolo, nato a Guadalajara nel 1916.
Pervenuto a improvvisa notorietà con quello che è rimasto il più significativo dei suoi drammi, la Historia de una escalera (1949, "premio Lope de Vega"), [...] a scrivere per il teatroopere di successo (En la ardiente oscuridad, 1951; La tejedora de sueños, 1952), cominciando a una simile trasposizione l'influsso di elementi di tradizione iberica (il sainete, il vecchio teatro "costumbrista") rimanga ...
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Drammaturgo e storico del teatro russo, morto il 7 settembre 1953 a Parigi, dove si era trasferito fin dal 1925. Nell'emigrazione aveva proseguito la sua attività, soprattutto teorica, culminata con la [...] stesura della fondamentale Storia del teatro russo (1947).
L'ultima opera di E. apparsa in URSS fu Azazel i Dionis ("Azazello e Dioniso"), Leningrado 1924; ancora in russo uscì a Parigi nel 1928, Teatr vejčnoj vojny ("Il teatro della guerra perpetua ...
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Manfredi, Nino (propr. Saturnino)
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 22 marzo 1921. Grande interprete della commedia all'italiana, ha saputo provare [...] e contribuì all'affermazione dei Teatri stabili (quello di Milano ci vuole sofferenza di Gianfranco De Bosio e, l'anno successivo, un perfetto iniziale del film risulta libera, felice, ma l'intera opera appare immersa in un'atmosfera naif, insolita ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] dell'esistenza del corpo finto che è la prima opera d'artificio dell'attore. Craig stesso non avrebbe L'attore, storia di un'arte, Roma, Ed. dell'Ateneo, 1959.
m. de marinis, Mimo e teatro nel Novecento, Firenze, La Casa Usher, 1993.
c. molinari, L ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] i suoi archetipi in opere precedenti il teatro calmiano, quali la Bulesca, la Farsa de Ranco, la stessa Venexiana , il secondo nel 1548, il terzo nel 1552, il quarto nel 1556; l'elenco completo delle stampe è in G. Martucci, A. C. comico veneziano ...
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FRULOVISI, Tito Livio de'
Guido Arbizzoni
Nacque a Ferrara intorno al 1400, ma lasciò presto, con il padre Domenico, la città natale per trasferirsi a Venezia.
Il suo cognome è stato talora inteso come [...] al tema dell'uso edificante e didattico del teatro. L'Emporia è esplicitamente ambientata a Venezia e mette l'analisi delle opere resta punto di riferimento per tutta la successiva bibliografia: F. Battaglia, Il trattato "De republica" di T.L. de ...
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d'AMICO, Silvio
Paolo Petroni
Nacque a Roma il 3 febbr. 1887 da Fedele e Filomena Viola.
Il padre, originario di Torricella Peligna (Chieti), era stato chiamato a Roma dallo zio paterno Domenico, noto [...] arte drammatica che venne intitolata al suo nome.
Opere: Il teatro dei fantocci (Firenze 1920), Maschere (Milano, ° apr. 1965; L. De Libero, Cronache del teatro, in Paese Sera, 1° apr. 1965; F. Callari, Tutta una vita per il teatro, in Giornale di ...
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Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ma, troppo [...] per un sesto, oltre a lasciarle i diritti delle opere scritte dopo il loro incontro (all'indomani della scomparsa de Chirico, rappresentazione offerta alla platea internazionale convenuta a Roma per il Convegno Volta sul teatro, organizzato sotto l ...
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BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] complicato ritorno ai modi de La cena segnava L'arzigogolo, dramma in quattro atti (Milano, Treves, 1922; Mondadori, 1937), rappresentato il 17 ott. 1922 al Teatro Costanzi di Roma dalla compagnia di A. Romanelli, opera variamente giudicata, che, sul ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] quindicenne tra le fila dell’Opera nazionale balilla. Iscrittosi successivamente alle de La pace di Aristofane: la prima del 1967 per l’Istituto nazionale del Dramma antico, con interprete Aldo Fabrizi, e la seconda del 1992 presso il Teatro ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...