Valeri, Franca
Nicola Fano
Nome d'arte di Alma Franca Maria Norsa, attrice cinematografica e attrice, autrice e regista teatrale, nata a Milano il 31 luglio 1920. In campo cinematografico è nota soprattutto [...] (1955-1958). Parallelamente intraprese un'intensa attività di attrice nel teatrodi prosa (recitò tra gli altri per G. Strehler e M. Missiroli) e dal 1957 anche in televisione, dove partecipò a varietà, sceneggiati, atti unici (uno dei quali da ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] alla sua arte. Compendio della tematica di tutto il suo teatro, The tempest si offre a un'infinita varietàdi interpretazioni. Un ritorno al mondo classico rivisitato in chiave di romanzo cavalleresco è la storia di Palamone e Arcite, tratta dal ...
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Complesso di organi collegati in modo che determinate forze applicate, dette forze motrici, compiano lavoro in vista di un determinato scopo, vincendo certe forze resistenti; il termine è quasi sempre [...] a 1.
Tecnica
Classificazione delle macchine
Vista la grande varietà delle m. moderne, anche restando nel campo delle di esso, i fili di acciaio manovrabili per effettuare voli di personaggi ecc.
Le m. erano parte integrante del teatro greco ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] denso, cioè vicino, nella topologia di Zariski, a ogni altro punto della varietà e non è chiuso, cioè non di musiche, brani d’opera, operetta, esecuzioni di antiche canzoni e canzonette in voga. Alla metà del 19° sec. sorsero i primi veri teatridi ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] le c. greche; il tipo della togata, di cui una varietà è la trabeata, trattava invece argomenti romani.
la c. dell’arte, recitata da attori professionisti, nasce il teatro moderno come organizzazione tecnica e fenomeno sociale. Fu detta anche ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] il suo predecessore Nevio, abbia tratto questa varietà dal teatro musicale comico etrusco, già diffuso nel mondo il problema dell'originalità rispetto ai modelli greci. Da questo punto di vista, P. è uno degli scrittori antichi più studiati; la ...
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Poeta latino (Brindisi 220 a. C. - Taranto 130 circa a. C.), uno dei principali tragediografi. Nella produzione di P. già nel colorito drammatico dell'azione e nella stimolante sentenziosità che la punteggia [...] 'effusione, fu l'ultimo mezzo di presa del teatro latino sull'animo della folla.
Vita
Nipote di Ennio, venne con lo zio .); sembra che scrivesse anche satire, nello stile di Ennio. Pur abilissimo nella varietà dei metri, P. ebbe uno stile piuttosto ...
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Attore italiano (Milano 1920 - Pettenasco, Novara, 2020). Attore versatile, con una dizione chiara e con vena ironica, ha saputo interpretare personaggi diversi riuscendo a far emergere la loro natura [...] , da Goldoni a Ionesco, diretto da registi del calibro di L. Ronconi, in diversi teatri, dallo Stabile di Roma al Verdi di Trieste. Protagonista dello spettacolo televisivo, si ricorda nel varietàdi A. Falqui Eva ed io del 1961, ha partecipato ...
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Attore comico (New Orleans 1869 - Santa Monica, California, 1940); già noto in teatro come interprete di commedie musicali e varietà, fu rivelato nel cinema da Mack Sennett. Ha partecipato a numerosi cortometraggi [...] comici (serie Snakeville) e film, nei quali è apparso sempre allampanato e baffuto, come innamorato strabico: College Hero (1925); The wife's relations (1928); The love parade (Il principe consorte, 1929); ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] da correnti di provenienza orientale e nel teatro arginata da di strumenti è quasi subito escluso di fatto e poi di regola, mentre la lettura intonata dei testi liturgici o religiosi si avvia a un vario sviluppo musicale più rispondente alla varietà ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...