Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] teatrodi Haymarket grande entusiasmo. Riuscì poi a conquistarsi una posizione alla corte inglese, riacquistando il favore di Giorgio di Hannover impasti, vigore e varietàdi atteggiamenti compositivi, virtù di colore e segreti di chiaroscuro che lo ...
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Attore comico italiano (Milano 1928 - ivi 1996). Attivo nell'avanspettacolo già nel dopoguerra, si affermò nella rivista accanto a E. Macario (Votate per Venere, 1948-49), W. Chiari (Controcorrente, 1952), [...] 1956-57), quindi nella commedia musicale e nel teatro leggero (Felicibumta, 1975; Sono momentaneamente a Broadway alla televisione, che lo rese popolarissimo: lo ricordiamo in spettacoli divarietà (L'amico del giaguaro, 1961-64; Il signore ha ...
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Danzatrice (n. 1707 - m. Parigi 1756); esordì all'Opéra di Parigi nel 1727. Dopo una brillante carriera, divisa fra l'Opéra e il teatrodi John Rich a Londra, si ritirò dalle scene nel 1740. Ebbe stile [...] semplice, armonioso, contenuto, con grande varietà d'espressione. Rinnovò l'arte della danza abolendo maschera e guardinfante allora in uso, e propugnando la superiorità dell'efficacia espressiva sullo sterile virtuosismo. ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] genere di spettacolo che dal teatrodi palazzo Barberini passerà poi sulle scene veneziane rimanendo pressoché inalterato per oltre un secolo; tali elementi innovatori furono sapientemente individuati dal Rospigliosi che, sfruttando la varietà delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Verri
Peter Groenewegen
Pietro Verri è la figura di maggior spicco della Scuola milanese, soprattutto in quanto primo promotore della Scuola stessa e di iniziative connesse, tra le quali spiccano [...] e che aveva come modello Parigi. Il teatro e il salotto di Maria Vittoria Ottoboni, moglie del duca Gabrio varietà dei tipi di misurazione del valore in questo contesto, facendo alcune semplici proposte circa la parità di valore di uguali quantità di ...
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Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] alla facoltà di ingegneria dell'Università di Roma, si avvicinò al mondo dello spettacolo attraverso il teatro, pubblicando di Torino. In questa fase venne definendo meglio la pur sempre ampia varietà dei generi affrontati; in particolare, su testo di ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] di Poggio e della sua cerchia, ma probabilmente non, come si scrive di solito la descrizione di Roma nel De varietate scoperta dell'iscrizione del teatrodi Pompeo (I, 86; II, 109). Evidente è ovunque la preoccupazione di rifuggite, non soltanto dalle ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] la singolare capacità di assimilare ogni genere e tendenza stilistica si da intuire le esigenze del pubblico che, avvezzo al teatro rossiniano, richiedeva naturalezza espressiva, vivacità, ritmo incalzante dell'azione e varietà sonora realizzata con ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] , che ha vivissimo spicco d'arte nella sua commossa varietàdi toni realistici ed eloquenti e che resta esemplare nella storia effettuò N. Macarrone in Teatrodi P.A., 3 voll., Lanciano 1914. Quello che si è detto del teatro vale per i Ragionamenti, ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] teatrodi battaglia, ma si guadagnò il favore di Carlo V che, con lettera del 6 apr. 1527, lo ringrazierà esplicitamente di Id., Il santuario di Maria... presso Mantova, ibid., XXII (1895), pp. 170, 173, 177, 179; A. Bertolotti, Varietà..., in Il ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...