INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] che T. S. Eliot, facendo per primo rivivere il teatrodi poesia, cercò un linguaggio che fosse poetico e, a di P. Sedgley, le monocromie di J. Plumb, le forme elementari di M. Vaux, i vuoti di J. Moon.
Nonostante il profondo retroterra e la varietàdi ...
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MACARIO, Erminio
Alvise Sapori
Attore, nato a Torino il 27 maggio 1902, morto ivi il 26 marzo 1980. Cominciò a recitare giovanissimo in piccole formazioni teatrali, nei paesi, preferibilmente durante [...] fiere. Entrò nel varietà nel 1924; nel 1925 fu ''secondo comico'' con Isa Bluette; nel 1929 fu coautore nella rivista Paese che vai. Negli anni seguenti formò la sua compagnia di avanspettacolo con cui si esibì in tutti i cinema-teatro d'Italia. Nel ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] nel dopoguerra interpretando una serie di personaggi in commedie di costume come Bellezze in bicicletta (1951) di Carlo Campogalliani, La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi o il grottesco Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...]
Se all'inizio degli anni Cinquanta funzionari statali si recavano ai teatridi posa della RAI per misurare le pur esigue zone di pelle scoperte delle attrici del varietà e delle ballerine di prima fila (Del Buono, Tornabuoni 1981), oggi, in epoca ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] rappresentato con più varietà nei paesi di lingua tedesca da F. von Uhde, W. Leibl, A. von Menzel (si ricordi di Leibl il notissimo , necessità di ricorrere a luoghi veri per l'impossibilità, dopo il 1944, di utilizzare i teatridi posa di Cinecittà - ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] tradizioni recitative nel teatro, la recitazione cinematografica tiene invece conto delle differenti gestualità della vita quotidiana, con le loro specialità etniche, di casta, di professione. È quanto consente, quando serve, la varietà dei registri ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] ambigua e affascinante di un voyeur.La trattatistica settecentesca descrive una gran varietàdi scatole ottiche e retinica, dal taumatropio al fenachistoscopio di Plateau, dallo zootropio al prassinoscopio-teatrodi Émile Reynaud (1844-1918), fino ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] specificamente cinematografici: il rifiuto del teatrodi posa e la scelta prevalente degli varietà, codiretto con Lattuada. Nel 1951 vanno ricordati il N. resistenziale di Achtung! Banditi! dell'esordiente Lizzani, il N. autocritico di Bellissima di ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] immagini in movimento. Variegate le tipologie: il r. di fiction televisiva, il r. pubblicitario, il r. di avvenimenti sportivi in diretta, il r. divarietà, di reportages, di news, di videoclip eccetera. Una parcellizzazione, quindi, della figura del ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso diteatridi posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] italiana, che sostituiva in una certa misura quella hollywoodiana. L'aumento dell'attività provocò l'afflusso di centinaia di attori e attrici diteatro e divarietà: con quelli che emersero da questa massa fu creato per la prima volta un vero star ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...