CAZZATI, Maurizio
Oscar Mischiati
Nacque a Luzzara (Reggio Emilia), da Francesco e Flaminia e venne ivi battezzato il 1°marzo 1616. Non sappiamo nulla sulla sua formazione musicale, né si conosce dove [...] i libretti): I gridi di Cerere (dramma eroicomico, libretto di Florio Tosi), Ferrara, teatro Obizzi, 1652; Il e, dall'altra, nella grande varietàdi generi, forme e compagini sonore. E se la grande quantità di solito predispone sfavorevolmente per un ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] e mostrano, come le musiche orchestrali, varietàdi stile e di impostazione. Per flauto traverso e basso .C. Robbio di San Raffaele, Lettere due sopra l'arte del suono, Vicenza 1778, pp. 27 s.; S. Arteaga, Le rivoluzioni del teatro musicale italiano, ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] la dose Filippo Pananti, nel celebre romanzo epico Il poeta diteatro (1808), nel quale elenca i principali luoghi comuni che accompagnano , per es., è caratterizzata da un’estrema varietà espressiva, che combina elementi della lirica tradizionale con ...
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ANERIO, Giovanni Francesco
Liliana Pannella
Nacque a Roma nell'anno 1567 e, con il fratello maggiore Felice, fu uno dei musicisti più rappresentativi della scuola romana; pur trovando ancora, talvolta, [...] cum quatuor illis Antiphonis, quae pro varietate temporum post Completorium cani solent... a incluse 25 tavole fuori testo con le trascrizioni in notazione moderna di tre dialoghi del Teatro armonico), 404; G. Pasquetti, L'oratorio musicale in Italia ...
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Opera
Ennio Speranza
L’incanto del canto
L’opera è la forma di spettacolo che unisce più elementi diversi. L’azione teatrale, portata avanti attraverso la musica e il canto, si basa su un libretto in [...] loro umanità nell’amore o nel dolore. Quello di Verdi è un teatro popolare per la capacità di comunicare, ma costruito in maniera raffinata, in cui . Si è quindi venuta sviluppando una varietàdi linguaggi e di opere molto differenti l’una dall’altra ...
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LIVIABELLA, Lino
Paolo Peretti
Nacque a Macerata il 7 apr. 1902 da Oreste e Iraide Zamponi, in una famiglia di musicisti da almeno due generazioni nella quale ricevette una solida istruzione musicale.
Compiuti [...] atto (Bologna, teatro Comunale, 1960). La vagabonda (Mucci, da I miserabili di V. Hugo), di là delle etichette e tendenze codificate. Perciò la varietàdi tecniche e linguaggi finalizzata alla creazione di una "novità" mai gratuita o compiaciuta di ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] l'anno successivo. Fin dai primi anni di attività emerse per la varietà delle opere interpretate: durante la sua , Rappresentazioni date nei reali teatridi Milano, 1778-1872, Milano 1872, pp. 65, 67, 113; N. Angelucci, Ricordi di un artista, N. C ...
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FIORAVANTI, Valentino
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma l'11 sett. 1764. Iniziò a studiare musica con don G. Toscanelli, contralto nella cappella di S. Pietro, amico dei suoi genitori e suo padrino di [...] . In particolare, le prime affermazioni nei teatridi tutta Italia lo fecero entrare in competizione 1923, pp. 176-198; B. Croce, La trilogia di Adelaide e Comingio e il signor Gualzetti, in Varietàdi storia letter. e civile, Bari 1935, pp. 155-163 ...
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BRUNI, Antonio Bartolomeo
Giovanni Scalabrino
Nacque a Cuneo nel 1751 (secondo il Fétis e l'Enc. della Musica Ricordi, il2 febbr. 1759), primogenito di Carlo. Scarse sono le tracce dei suoi studi in [...] la varietà della melodia. Nel 1782 iniziava la pubblicazione a Parigi, presso Baillon, della sua prima raccolta di (che sostituiva il soppresso Théâtre de Monsieur). In quest'ultimo teatro il 24 sett. 1792 il B. faceva rappresentare la prima ...
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BARBELLA, Emanuele
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a Napoli il 14 apr. 1718 da Francesco, professore di violino, e da Antonia Muscettola. Cominciò con il padre i suoi studi di violino, che continuò con [...] nella reale Cappella come musico di violino, e dal 1761 fece anche parte dell'orchestra del Teatro S. Carlo.
Nell'autunno se egli avesse un po, più di brillante, e di pienezza nel suono e maggiore varietàdi stile, il suo giuoco sarebbe irreprensibile ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...