Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] -1919). Nel mondo moderno l'esistenza quotidiana è teatrodi uno scontro tra posizioni diametralmente opposte. Proprio la e culti) piuttosto che le Chiese. Pur nella varietàdi forme assunte dalla religiosità nel mondo contemporaneo, emergono ...
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Federalismo fiscale
PPiero Giarda
di Piero Giarda
Federalismo fiscale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'assegnazione dei compiti pubblici. a) Area dei benefici ed effetti di traboccamento (spillover). [...] di una offerta di beni pubblici presumibilmente più elevata. Il territorio nazionale diventa quindi il teatrodi a una varietàdi soluzioni. In tutti i casi, comunque, il governo centrale, in virtù di norme costituzionali o di decisioni politiche ad ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dei dialetti regredisce e si limita ad alcuni generi letterari (teatro dialettale, satira, ecc.; ➔ dialetto, usi letterari del che si arriva già nell’alto medioevo a una miriade divarietà dette romanze (➔ latino e italiano). In Italia, in ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] chiave della vicenda linguistica italiana, che prefigura la formazione divarietà regionali a base non toscana (un quadro d’insieme in che caratterizzava nel teatrodi Carlo Maria Maggi i tentativi delle dame milanesi di distanziarsi dalla pronuncia ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] competenza nella lingua del luogo. È il caso divarietà come quelle che si sono sviluppate nel contesto statunitense vocabolario e che si realizza appieno nel teatro, i cui esempi sono la Cassaria in prosa del 1508 di Ariosto (atto I, scena VII): « ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] operanti nella poesia e nel teatro in versi, e più nella di instabilità, di pluralità di forme, divarietà tipiche delle lingue non normate, spesso legate alla convivenza di tratti di diversa provenienza (per es., dai diversi volgari di Toscana), e di ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] e ne creò di nuovi: il romanzo, la novella, la chanson de geste, il poema cavalleresco, un nuovo teatro, sacro e profano punto doppio ecc. Il concetto di g. è stato esteso, in vari sensi, alle superfici e alle varietà algebriche, o topologiche.
In un ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] a una serie di principi comuni a questo e a quel movimento si è accompagnata una varietàdi stili che ha di tipo neoespressionista condotta da P. Bausch, la quale, con il suo Tanztheater di Wuppertal, ha dato vita a spettacoli diteatro totale di ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] sostituendo a quello nuove forme di fruizione, affini ai modi del teatro e dello spettacolo musicale, ove di ricerca e documentazione.
Nel panorama attuale, se pure nell'ambito di un bilancio promettente e sostanzialmente positivo anche per la varietà ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] da correnti di provenienza orientale e nel teatro arginata da di strumenti è quasi subito escluso di fatto e poi di regola, mentre la lettura intonata dei testi liturgici o religiosi si avvia a un vario sviluppo musicale più rispondente alla varietà ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...