Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dei dialetti regredisce e si limita ad alcuni generi letterari (teatro dialettale, satira, ecc.; ➔ dialetto, usi letterari del che si arriva già nell’alto medioevo a una miriade divarietà dette romanze (➔ latino e italiano). In Italia, in ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] chiave della vicenda linguistica italiana, che prefigura la formazione divarietà regionali a base non toscana (un quadro d’insieme in che caratterizzava nel teatrodi Carlo Maria Maggi i tentativi delle dame milanesi di distanziarsi dalla pronuncia ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] competenza nella lingua del luogo. È il caso divarietà come quelle che si sono sviluppate nel contesto statunitense vocabolario e che si realizza appieno nel teatro, i cui esempi sono la Cassaria in prosa del 1508 di Ariosto (atto I, scena VII): « ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] operanti nella poesia e nel teatro in versi, e più nella di instabilità, di pluralità di forme, divarietà tipiche delle lingue non normate, spesso legate alla convivenza di tratti di diversa provenienza (per es., dai diversi volgari di Toscana), e di ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] e ne creò di nuovi: il romanzo, la novella, la chanson de geste, il poema cavalleresco, un nuovo teatro, sacro e profano punto doppio ecc. Il concetto di g. è stato esteso, in vari sensi, alle superfici e alle varietà algebriche, o topologiche.
In un ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] a una serie di principi comuni a questo e a quel movimento si è accompagnata una varietàdi stili che ha di tipo neoespressionista condotta da P. Bausch, la quale, con il suo Tanztheater di Wuppertal, ha dato vita a spettacoli diteatro totale di ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] sostituendo a quello nuove forme di fruizione, affini ai modi del teatro e dello spettacolo musicale, ove di ricerca e documentazione.
Nel panorama attuale, se pure nell'ambito di un bilancio promettente e sostanzialmente positivo anche per la varietà ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] da correnti di provenienza orientale e nel teatro arginata da di strumenti è quasi subito escluso di fatto e poi di regola, mentre la lettura intonata dei testi liturgici o religiosi si avvia a un vario sviluppo musicale più rispondente alla varietà ...
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(IV, p. 703; App. III, i, p. 139)
Gli aspetti sociali, economici e giuridici dell'a. sono stati svolti nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce artigianato (IV, p. 703), aggiornata nell'App. III (i, p. [...] rischio di esaurimento o di scadimento di un patrimonio prezioso e vitale nella sua grande varietàdi espressioni. Patti, di tessuti a Erice, di 'pupi' per il teatro a Palermo e a Catania, di gioielli a Catania, Messina, Trapani, di merletti a ...
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L'analisi economica del consumo culturale
La teoria economica ha per lungo tempo sottovalutato l'e. della c., considerandola uno dei tanti possibili ambiti di applicazione dei più diffusi modelli di teoria [...] la musica si ricompattano: a differenza di quanto accade nel teatro, sia nella produzione di qualità sia in quella di largo consumo esiste una notevole varietàdi mercati, spesso di grande dimensione. Dal punto di vista del mercato primario, tuttavia ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...