Uomo politico tebano (sec. 5º-4º a. C.); dalla fine della guerra del Peloponneso (404 a. C.) favorì il riavvicinamento della sua città con Atene contro il prepotere spartano; ma quando (382) gli Spartani [...] e condannato a morte. Ne è probabilmente figlio un omonimo, attivo durante il periodo del predominio tebano (371-362 a. C.). Un terzo I., anch'esso tebano, ebbe parte (172 a. C.) nella confusa situazione politica beotica che precedette la guerra tra ...
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Uomo di stato tebano (n. 420 a. C. circa - m. 364), di famiglia nobile, partigiano della democrazia. Quando lo spartano Febida occupò la Cadmea, fuggì ad Atene (382): fattosi capo dei fuorusciti, riuscì [...] il presidio spartano (379). Da allora collaborò con Epaminonda, che pure era di tendenze assai meno democratiche. Con lui riorganizzò l'esercito tebano che alcuni anni dopo (371), sconfiggendo a Leuttra gli Spartani, impose alla Grecia il predominio ...
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Uomo politico tebano, di parte democratica. Nel 395 a. C. si sarebbe lasciato indurre dal satrapo Farnabazo a far dichiarare da Tebe la guerra a Sparta. Dopo l'occupazione della Cadmea ad opera dello Spartano [...] Febida (382), A. fu uno dei capi tebani in esilio; fu assassinato ben presto su istigazione degli oligarchici di Tebe ...
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Generale tebano (sec. 4º a. C.), amico di Epaminonda, che aiutò nelle riforme interne e nelle guerre nel Peloponneso. Presiedette (369) alla fondazione di Megalopoli e (354) con 5000 mercenarî beoti andò [...] in aiuto al satrapo ribelle di Frigia Artabazo, ottenendo il passaggio da Filippo, che era stato suo ospite a Tebe, e da Cerseblepte di Tracia. Si sa che fu sospettato da Artabazo e imprigionato, ma fu ...
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Uomo politico e generale tebano (n. tra 420 e 415 - m. 362 a. C.). Allievo del filosofo pitagorico Liside, fu vicino ai democratici di Pelopida. Ottimo stratega, respinse l'invasione della Beozia sconfiggendo [...] gli spartani a Leuttra (371). Invase per due volte il Peloponneso (370-369) e cercò di dotare la sua città di una efficiente flotta da guerra (364). A lui è attribuita l'introduzione del cosiddetto ordine ...
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Tebano, capo di mercenarî greci recatisi, al soldo di Ciro il Giovane, a combattere contro Artaserse II; dopo la battaglia di Cunassa (401 a. C.) fu preso a tradimento, insieme agli altri capi greci, da [...] Tissaferne, e mandato ad Artaserse, che lo fece uccidere. Portò con sé l'amico Senofonte, che poi glorificò nell'Anabasi l'impresa dei Diecimila ...
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(gr. Λεῦκτρα) Antico villaggio della Grecia, in Beozia, dove nel 371 a.C. l’esercito tebano guidato da Epaminonda vinse gli Spartani, con una tattica, poi adottata dalla falange macedone, basata sulla [...] massa d’urto dell’ala sinistra di cui era parte essenziale il ‘battaglione sacro’. Lo scontro segnò l’inizio del predominio tebano sulla Grecia, chiuso dalla battaglia di Mantinea (362 a.C.). ...
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Ultimo faraone della XVIII dinastia (1345 a. C. circa - 1318). Sovrano sotto il cui regno venne saldamente riaffermato il potere del clero tebano di Amon dopo l'eresia della fase di Tell el-‛Amārna, H. [...] operò per una restaurazione culturale e politica dell'Egitto attraverso il risanamento dell'amministrazione statale e una aggressiva strategia di riaffermazione dei limiti territoriali del paese.
Vita ...
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Uomo politico e generale ateniese (n. 407 - m. 354 a. C.). Figlio di Conone, discepolo di Platone e di Isocrate, fu stratego nel 378 e 376 a. C. Processato ad Atene nel 373, fu costretto a passare come [...] cambiata e in Grecia dominavano i Tebani spalleggiati dalla Persia. T. si adoperò per spezzare questo predominio tebano-persiano con numerose e fortunate spedizioni militari sulle coste dell'Anatolia e della Tracia. Ma la mancata riconquista ...
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Nobile della città di Aloro in Macedonia (m. 365 a. C.); si ribellò (369) ad Alessandro II, e poco dopo lo uccise. Sposata la regina madre Euridice, divenne reggente per il minorenne Perdicca III; fu ucciso [...] a sua volta da questo. Aveva governato sotto l'influenza del tebano Pelopida. ...
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tebano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Thebanus, col sign. 1]. – 1. Di Tèbe (gr. Θῆβαι, lat. Thebae -arum), città greca, antica e moderna, della Beozia: la supremazia t. sulla Grecia (durata circa un decennio, intorno alla metà del sec. 4°...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...