Glottologo (Östra Emtervik 1854 - Ärtemark 1925), prof. (1877-1919) nell'univ. di Uppsala. È soprattutto noto per le sue grammatiche storiche delle lingue nordiche (Altisländische und altnorwegische Grammatik, [...] ; Altschwedische Grammatik, 1904), ma notevole è anche la sua Einführung in die wissenschaftliche Betrachtung der Sprache (riduz. ted., 1923). Incompiuto è rimasto il suo capolavoro Vårt språk ("La nostra lingua", 1903-24), dedicato alla sua lingua ...
Leggi Tutto
Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] pum è invece invariabile), parka «perché». Tra i casi di calco semantico (➔ calchi) si veda ad es. zit «tempo», ted. Zeit «tempo cronologico», ma con i valori semantici di tempo dell’italiano. Fortemente toccata dal contatto è anche la sintassi, in ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] e il Liechtenstein, a S con l’Italia e a O e NO con la Francia.
Il territorio della Svizzera (ted. Schweiz; fr. Suisse; romancio Svizra) può essere distinto in tre principali settori, differenti dal punto di vista della costituzione geologica e ...
Leggi Tutto
Glottologo (Prenzlau 1843 - Berlino 1901), prof. straordinario a Bonn (1873), quindi ordinario a Graz e poi a Berlino (1876). Discepolo devoto di F. Schleicher, quanto questi era sistematico, organizzatore, [...] per sistemazioni d'ordine generale. Unico ma importantissimo principio teoretico da lui formulato fu la teoria delle onde (ted. Wellentheorie), con la quale respingeva la teoria dell'albero genealogico formulata dal suo maestro, sostenendo che le ...
Leggi Tutto
Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] o voce di dizionario o di enciclopedia» (cfr. fr. mot vedette, ted. Stichwort, ingl. headword; Beccaria 1994: ad vocem), tipograficamente riconoscibile perché stampata, all’inizio della voce stessa, in caratteri più evidenti (neretto o maiuscolo).
È ...
Leggi Tutto
Linguista di origine rumena, nato a Mihăileni il 27 luglio 1921. Ha compiuto gli studi universitari presso l'università di Roma, e ha insegnato dal 1951 nell'università di Montevideo e dal 1963 in quella [...] Linguistik (1973); per il rapporto fra logica e grammatica, il vol. Logicismo y antilogicismo en la gramática (1957; trad. ted., 1975).
C. ha anche pubblicato una raccolta di racconti e ''scherzi'' in italiano, La stagione delle piogge (1988).
Bibl ...
Leggi Tutto
Orientalista (Söderbärke, Dalecarlia, 1889 - Uppsala 1974). Specializzatosi a Uppsala dapprima nella semitistica (soprattutto arabo classico ed ebraico biblico), che insegnò dal 1931, passò poi all'iranistica, [...] , e varî studî di interesse storico-religioso: Texte zum mazdayasnischen Kalender (1934); Irans forntida religioner (1937; trad. ted. Religionen des alten Iran, 1938); alcuni suoi lavori storico-religiosi sono raccolti in Opera minora, a cura di S ...
Leggi Tutto
Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] (siriaco, aramaico, arabo, ebraico e fenicio) si sono diffuse nella regione etiopica e in Africa settentrionale.
Il termine semitico (ted. semitisch) fu usato per la prima volta nel 1781 da A.L. Schlözer per designare le lingue parlate dalle ...
Leggi Tutto
L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] e cambio, d’origine romanza, cfr. Schiaffini 1930: 3, 28) e di legaggio («nota di consegna»), la fattura (XV sec.; cfr. ted. Faktur) e la polizza di sic(h)urtà (contratto assicurativo in campo marittimo, XIII sec.; Sosnowski 2006: 46-47; più tardo ...
Leggi Tutto
Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de [...] Philologie.
Discepolo di A. Meillet, che dettò la prefazione alla sua Morphologie historique du latin (Parigi 1914; trad. ted. aggiornata, Heidelberg 1920), redasse con lui il Dictionnaire étymologique de la langue latine (Parigi 1932, nuova ed. 1939 ...
Leggi Tutto
tediare
v. tr. [der. di tedio; cfr. lat. tardo taediare, intr., «sentire ripugnanza»] (io tèdio, ecc.). – Recare tedio, infastidire, annoiare: t. qualcuno con domande importune; non vorrei tediarvi con le mie chiacchiere, col racconto delle...
tedio
tèdio s. m. [dal lat. taedium, der. di taedere «sentire noia»]. – Sensazione di noia grave, profonda, e in genere dolorosa: il t. delle interminabili ore d’attesa; il t. della prigionia, d’una lunga degenza a letto; questi noiosi e lenti...