REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] in un giardino. È da lui, dalla sua sete di spettacolo totale, che vien fecondata la nascita di tutta una generazione di attori tedeschi; è sul suo esempio di regista-principe che si foggiano, sia pure in un'infinita varietà d'aspetti, le schiere dei ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] . Prima incuriosito e poi quasi spaventato, diradò gli incontri; più avanti iniziò a frequentare Ernst Bernhard un analista junghiano tedesco che si era stabilito in Italia, con il quale coltivò una vera e propria amicizia; grande fu il dolore ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] attori, in una continua interazione con la scenografia. Nello stile grafico del film più importante del cinema espressionista tedesco, Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Caligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] di Roma in tempo di guerra (tutta una trascolorante gamma di variazioni del dialetto e dell'italiano, e intrusioni del tedesco), il secondo una sorta di viaggio di risalita, assieme al fronte bellico, dalla Sicilia alla Pianura padana, lungo la ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] Scola, Liliana Cavani, Elio Petri. A ZDF spetta il merito di aver accompagnato tutta la migliore stagione del giovane cinema tedesco, con più di uno sguardo attento a quanto di nuovo sembrava suggerire l'Est europeo (Andrzej Wajda, Krzysztof Zanussi ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] Takemitsu Tōru, l'inglese Michael Nyman, il canadese Howard Shore, l'italiano Franco Piersanti, l'inglese Patrick Doyle, il tedesco Hans Zimmer, per citare solo alcuni fra i nomi più rappresentativi del cinema contemporaneo, hanno ben poco in comune ...
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Doppiaggio
Alberto Castellano
La storia
L'avvento del sonoro colse impreparate le strutture del cinema italiano, che non era in grado di far parlare i suoi film. Nell'aprile del 1929 uscì in Italia [...] Pro e contro il doppiaggio
Se sono una minoranza coloro che hanno una conoscenza così eccellente dell'inglese, francese o tedesco da cogliere anche certe sfumature e certi slang, e che possono quindi apprezzare la versione originale di un film nella ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] J. Leyda, Kino. A history of the Russian and Soviet film, London 1960 (trad. it. Milano 1964).
Cinema e rivoluzione. La via tedesca 1919-1932, a cura di L. Quaresima, Milano 1979.
M. Cardillo, Il duce in moviola. Politica e divismo nei cinegiornali e ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] unico a dare una forma originale al genere, fondata sulla consapevolezza lucida delle sue caratteristiche, è stato il tedesco R.W. Fassbinder: il suo mondo esasperato e sentimentalmente violento è alla base di un'architettura melodrammatica complessa ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] natura di arte figurativa del cinema. Su questo sfondo culturale deve essere letto il contributo di R. Arnheim (n. 1904), studioso tedesco trasferitosi in Italia e qui attivo tra il 1933 e il 1938. Nei suoi testi egli osserva come l'immagine filmica ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...