Filologo (Glatz 1774 - Weimar 1845), precettore dei figli di W. von Humboldt e del figlio di Goethe, quindi (1814) bibliotecario della biblioteca granducale di Weimar. Curò varie edizioni di opere di Goethe [...] e due raccolte di lettere del poeta. Pubblicò delle Mitteilungen über Goethe (2 voll., 1841) ricche di notizie anche se non del tutto imparziali, e un dizionario greco-tedesco. ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] fino all’Unità d’Italia, poi sempre più radi) con la Svizzera e la Germania, e hanno anche conosciuto una diffusione del tedesco scritto, altre (Issime e Rimella) sono rimaste sempre escluse da questo tipo di contatti. Oggi i rapporti con i walser d ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ufficiali e dell’equipaggio, gli ordini venivano impartiti in veneto e, benché fosse prescritto l’uso e l’insegnamento del tedesco, l’italiano rimase in uso nella marina fino al 1848 (➔ Mediterraneo e lingua italiana; per gli usi dell’italiano alla ...
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Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] incisioni e 26 carte), sintesi diligente, ma non critica, del sapere geografico del suo tempo. L'opera, scritta in tedesco, fu presto tradotta nelle principali lingue ed ebbe grandissima diffusione (si contano in un secolo quasi 50 edizioni). M. fu ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] , capito e capitò ecc.). Nelle lingue in cui l’a. è fisso, la sua funzione distintiva è molto ridotta (come in tedesco) o nulla (come in francese). Nelle lingue indoeuropee la natura dell’a. differisce anche sensibilmente da lingua a lingua.
Rispetto ...
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Orientalista (Parma 1849 - Torino 1920), prof. di persiano (dal 1885), poi (dal 1899) di filologia indo-iranica nell'univ. di Torino. Diede la versione integrale in versi dello Shāhnāme "Libro dei Re" [...] , 2 voll., 1894). Si occupò anche, con facile ed elegante vena di traduttore, di sanscrito, siriaco, arabo, antico tedesco, greco. Tra le numerosissime opere, interessanti le sue Memorie d'un letterato che non fu ciarlatano (post., 1922, sotto ...
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MITTNER, Ladislao
Germanista, nato a Fiume il 23 aprile 1902, prof. di lingua e letteratura tedesca nell'Ist. univ. di economia e lingue straniere di Venezia (dal 1942).
Tra i suoi studî più significativi: [...] ), L'opera di Th. Mann (ivi 1936), La lingua tedesca e lo spirito dell'antica poesia germanica (Firenze 1942), Ambivalenze romantiche. Studi sul romanticismo tedesco (Messina 1954); Motiv und Komposition Versuch einer Entwicklungsgeschichte der Lyrik ...
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DUE PUNTI
Nella ➔punteggiatura, i due punti hanno la funzione di spiegare, chiarire, dimostrare quello che è stato affermato nelle frasi precedenti. Si trovano dunque a introdurre:
– una dimostrazione, [...] quando gli stessi elenchi sono usati in funzione di ➔apposizione
A scuola si studiano molte materie: inglese, francese e tedesco
Ho mangiato diverse cose: tre biscotti e uno yogurt.
Usi
Anche se nella scrittura letteraria possono incontrarsi usi in ...
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Filologo classico, papirologo e orientalista (Torino 1785 - ivi 1870), prof. di letterature orientali e classiche nell'univ. di Torino (1815). Dal 1854 membro dell'Institut de France. Esemplari sono le [...] prime del genere (Papyri graeci regii Taurinensis Musei, 1826), mentre il suo Lexicon linguae copticae (1835) è alla base della lessicografia copta moderna. Tradusse dal greco Tucidide (1861) e dal tedesco la Grammatica greca di A. Matthiae (1823). ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] (f) sono usati termini concreti invece che astratti e si ricorre a parole di lingue di maggiore diffusione, come francese e tedesco:
(8) bisogna mettere il dito a gauche a sinistra links «bisogna premere il pulsante di sinistra e non quello di destra ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...