Stato dell’Asia sud-occidentale, nel Vicino Oriente; il territorio confina a N con la Siria, a NE con l’Iraq, a SE e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] del paese, che imponevano la ripresa delle relazioni con i partner occidentali e arabi e un’apertura nei confronti di TelAviv, con l’orientamento filoiracheno e anti-israeliano dell’opinione pubblica interna. Nel tentativo di recuperare un ruolo di ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele e avviare le procedure per il trasferimento dell’ambasciata da TelAviv, dando seguito al Jerusalem Embassy Act approvato dal Congresso nel 1995 ma mai applicato dai presidenti che lo ...
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Paralimpiadi Manifestazione sportiva internazionale, estiva e invernale, riservata agli atleti disabili che, in virtù di un accordo stilato nel 2001 tra il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato [...] da 400 atleti di 21 nazioni a Roma 1960 a 390 atleti di 22 nazioni a Tokyo 1964; 750 atleti di 29 nazioni a TelAviv 1968; 1004 atleti di 44 nazioni a Heidelberg 1972; 1600 atleti di 42 nazioni a Toronto 1976; 2500 atleti di 42 nazioni ad Arnhem ...
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Architetto svizzero (n. Mendrisio 1943). Significative per la sua formazione sono state le esperienze avute a contatto con Le Corbusier (1965) e L. Kahn (1969); B. si è imposto per il rigore delle sue [...] (1995); Cattedrale di Evry (1995); Museo Jean Tinguely a Basilea (1996); Sinagoga e Centro dell'eredità ebraica a TelAviv (1998); Biblioteca Municipale a Dortmund (1999); ampliamento del Centro Dürrenmatt a Neuchâtel (2000); Museo di arte moderna a ...
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(ar. Yāfā; ebr. Yāfō) Città di Israele, che forma dal 1950 un unico agglomerato con TelAviv. La parte antica è posta sul fianco di un’altura (50 m) protesa nel mare ed è sormontata dal convento dei francescani [...] (già fortilizio, nel 13° sec.); presso la costa si estendono i quartieri nuovi che a E si saldano con quelli di TelAviv. È dotata di un buon porto, costruito nel 1936.
Secondo la leggenda semitica, G. fu fondata da Iafet, figlio di Noè; secondo ...
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Architetto polacco naturalizzato israeliano (n. Cracovia 1931 - m. 2023); iniziati gli studi a Cracovia, li ha completati a Haifa e a TelAviv dopo essere emigrato con la famiglia in Israele nel 1950. [...] Dal 1960 al 1965, con studio a TelAviv e in associazione con A. Neumann ed E. Sharon, ha progettato numerosi complessi ebraica a Berlino (1995), il Palmach museum of history a TelAviv (1998), il centro culturale ebraico a Duisburg (1996-99). ...
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Paci, Adrian. ‒ Artista albanese (n. Scutari 1969). Intellettuale rigoroso e sensibile, in grado di manipolare mezzi espressivi diversi (pittura, scultura, fotografia, videoinstallazioni), la sua ricerca [...] art center nell’isola svedese di Gotland (2003), alla Galleria civica di Modena (2006), al Center for contemporary art di TelAviv (2009), alla Kunsthalle di Zurigo (2010), alla Galleria nazionale del Kosovo a Pristina (2012) e al Padiglione di arte ...
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Architetto israeliano (n. Haifa 1938). Dopo aver studiato a Montreal ha lavorato nello studio di L. I. Kahn a Filadelfia. Mantenendo la nazionalità israeliana, dal 1959 ha ottenuto la cittadinanza canadese. [...] Federal Tower a Vancouver (1992-95).Si ricordano inoltre: l'Eleanor Roosvelt College, San Diego (1998- 2003); il Ben Gurion airport, TelAviv (1995-2004); il museo Yad Vashem, Gerusalemme (1997-2005); il tribunale di Sprigfield, Mass. (1999-2007). ...
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Pubblicazione (diversa sia dai giornali quotidiani sia dalle pubblicazioni periodiche ufficiali di accademie e società scientifiche) che, a intervalli regolari di tempo, porta a conoscenza di un vasto [...] , Israele e la Turchia; in Israele la stampa di p. ha continuato ad avere grande sviluppo e diffusione, e in particolare TelAviv è rimasto uno dei maggiori centri di pubblicazione. La maggior parte dei p. sono in lingua ebraica, ma molti sono in ...
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(arabo Ghazza; ebr. ‛Azzāh) Città della Palestina (590.481 ab., cens. 2017), nella penisola del Sinai, a breve distanza dal mare, compresa nella Striscia di Gaza.
Tributaria, nei tempi più antichi, dell’Egitto, [...] 1300 obiettivi e prodotto 160 morti, mentre concomitanti lanci di razzi a opera delle forze di resistenza palestinesi interessavano TelAviv e altre città israeliane. Dopo otto giorni di violenti scontri, un accordo bilaterale per il cessate il fuoco ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...