DONDOLI, Giacomo
Enrico Guzzo
Figlio di Paolo, nacque probabilmente a Verona in una data oscillante, in base a due documenti inediti, fra il 1636 e il 1656 (questa seconda data è più probabile); infatti [...] dal pulpito" (p. 235) un S. Carlo portato in cielo dagli angeli, collocato a lato del pulpito; a S. Fermo una grande tela con L'Ultima Cena, appesa sopra l'ingresso laterale (recentemente confusa da S. Marinelli, in La pittura a Verona tra Seicento ...
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Vedi LACCA dell'anno: 1961 - 1995
LACCA
J. Auboyer
L'arte della l. è specificamente caratteristica dell'Estremo Oriente.
La l. è un prodotto naturale, una sorta di resina che proviene dalla Rhus Vernicifera, [...] lavorazione della l. è un'arte che richiede cura minuziosa. L'oggetto è per solito in legno assai sottile, e viene rivestito con una tela di canapa su cui si stendono uno o due strati di l. vergine che si passa poi sulla mola. Indi con l'aiuto di un ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Antonio
Silvia Meloni Trkulja
Figlio del pontremolese dottor Ercole e di Angela Natali, figlia del quadraturista piacentino Francesco e sorella di Giovanni Battista, nacque [...] di S. Cristina, sua parrocchia, 1761; due affleschi con rovine in casa Ferdani, 1762-63; alcova di casa Buglia, 1770), ma anche paesi su tela (fra le prime, le sei Rovine in casa Cheli, del 1754) e, nel 1769-70, sipario e sette mutazioni di scena nel ...
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DANDINI, Ottaviano
Evelina Borea
Nato a Firenze circa il 1690 dal pittore Pietro, seguì con scarso successo le orme paterne: fu di fatto imitatore della peggior maniera del padre, come dimostrano le [...] uno stanco epigono. L'unico punto fermo nella sua cronologia è sul 1712, quando egli partecipò all'apparato solenne - da cui appunto la tela oggi a Prato - innalzato in S. Lorenzo a Firenze per la canonizzazione di Pio V, insieme a G. D. Ferretti, C ...
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Miro, Joan
Eugenia Querci
La realtà diventa un mondo di sogno
Pittore, grafico e scultore catalano, Miró è profondamente legato alla sua terra: la vita dei contadini, i loro oggetti di uso quotidiano, [...] 1924-25). La sua arte diventa sempre più concettuale e si semplifica nelle forme. Compaiono segni e simboli distribuiti sulla tela secondo un ordine a lungo meditato: «Se anche una sola forma è fuori posto, la circolazione si interrompe; l’equilibrio ...
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BARBAGLIA, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 10 ott. 1841 a Milano. Inquietudini sentimentali e una grave malattia che lo costrinse all'amputazione di una gamba tormentarono la sua prima [...] , la Carestia in Sicilia dal municipio di Pavia; Fanciulle al bagno,conservata all'Accademia di Brera, per noi tela poco felice, vinse il premio Catignica del 1872. Sicuro prospettico, ambientò molti suoi interni, specie di evocazione settecentesca ...
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Naturalismo
Roberto Carnero
Bettina Mirabile
Riprodurre il mondo con obiettività
Erede del realismo, il naturalismo è una corrente artistica, filosofica e letteraria che sceglie la realtà quotidiana [...] ’azione che racconta. Anche l’artista evita ogni abbellimento e ogni sintesi: il paesaggio deve essere tradotto sulla tela in maniera impersonale ed esatta, senza interpretazioni o semplificazioni. Il naturalismo sembra allora mettersi in gara con la ...
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AGATHARCHOS (᾿Αγάϑαρχος, Agatārchos)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco, figlio di Eudemos di Samo, probabilmente quindi nato anch'egli a Samo, ma vissuto ad Atene. La prima notizia controllata [...] passo di Vitruvio (vii, praef., 10) non appare sicuro che le scene apprestate da A. per Eschilo fossero dipinte su tela, e quindi suscettibili di sviluppare un disegno in certo senso prospettico, ma rimane il dubbio che si trattasse invece di scene ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] un supporto provvisorio (per es., di legno o di lavagna, inquadrato in bordi di legno smontabili), fissarlo mediante carta e tela incollate in modo da poterlo trasportare e riapplicare sul piano definitivo, dove poi è liberato del materiale usato per ...
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JOHNS, Jasper
Alexandra Andresen
Pittore e scultore statunitense, nato ad Augusta (Georgia) il 15 maggio 1930. Compiuti gli studi presso la University of South Carolina (1946-49), frequenta a New York [...] e scultorea e l'oggetto reale riemerge, ancora più evidente, con l'assemblaggio di oggetti concreti sulla superficie della tela dipinta (Target with four faces, 1955, New York, The Museum of Modern Art). In Untitled del 1972 (Colonia, Museum ...
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tela1
téla1 s. f. [lat. tēla, dal tema di texĕre «tessere»]. – 1. Uno dei tre tipi fondamentali di armatura tessile, nel quale ciascun filo d’ordito passa alternativamente sopra e sotto le successive trame, dando luogo a un tessuto uniforme...
tela2
téla2 s. f. [forse da tela1 nel sign. di «vela»], scherz. – Fare tela, svignarsela, scappare via: vedendo la mala parata, fece t.; anche ellitticamente: e io, allora, tela!, me la svignai.