PETITI, Filiberto
Palma Bucarelli
Pittore, nato a Torino il 14 novembre 1845, morto a Roma il 27 luglio 1924. Imparò a dipingere nella sua città natale alla scuola del Cerutti, ma i suoi veri maestri [...] i macchiaioli, ma non si lasciò conquistare dalla loro tendenza troppo lontana dal suo spirito. Anche l'influenza personale di Telemaco Signorini, che fu tuttavia la più notevole, si limitò ai temi dei suoi quadri, che il P. imparò a restringere ...
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LANFRANCHI ROSSI, Carlo Giuseppe
Paola Lunetta Franco
Figlio di Federigo, nacque intorno al 1730 quasi certamente a Pisa, poiché in diversi suoi libretti è indicato come patrizio pisano.
Apparteneva [...] di ambito toscano o fiorentino, ma anche dai più noti P. Anfossi, B. Galuppi, G. Gazzaniga, G. Tritto; il dramma Telemaco nell'isola di Calipso (1773) fu musicato in parte dallo stesso Lanfranchi Rossi. Nel 1780 esordì con discreta fortuna nel genere ...
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Scultore, nato a Fabriano il 15 settembre 1830, morto nel marzo 1906 a San Mariano (Perugia). Frequentò varie accademie in Roma, finché si mise a studio con A. Tadolini. La sua arte è abbastanza tipica [...] notevoli doti di fantasia. La sua prima opera è del 1850 e raffigura Amore e Mercurio in lotta. Seguì Telemaco che combatte contro i Proci, ordinatogli per un monumento funebre nella cappella Salviati a San Gregorio Magno in Roma. Raramente ...
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Scultore, nato a Carrara il 4 marzo 1795, morto a Roma il 17 aprile 1878. Dopo aver studiato in patria nell'Accademia di belle arti, vinto a ventisette anni il pensionato di Roma (1817), entrò nello studio [...] di Milano, una replica di questo e del S. Giovanni, acquistate da Alessandro di Russia (1839) insieme con altre statue (Telemaco, Diana, Andromeda) per decorare il Palazzo d'inverno di Pietroburgo; e una Venere per il principe di Carignano, ora nel ...
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Della vita di questo poeta non si sa nulla: forse era di Cirene e fiorì nella prima metà del sec. VI a. C. Si è perfino sostenuto che Eugamone sia un soprannome. Scrisse la Telegonia, l'ultimo poema del [...] anzi era in viaggio per ricercarlo. Questo poema, disorganico e confuso, finiva con il matrimonio di Telegono con Penelope e di Telemaco con Circe, la quale dava a tutti costoro l'immortalità. Il riassunto della Telegonia è in Proclo (v. T. W. Allen ...
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TOMMASI, Adolfo
Chiara Ulivi
Nacque a Livorno il 25 gennaio 1851 da Giuseppe e da Maria, anche lei Tommasi (La presenza dei Tommasi, 2004, p. 11). Giuseppe era collezionista e amico di artisti tra cui [...] en plein air già praticata dai pittori della Scuola di Staggia. Frequentò i macchiaioli, in particolare Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Giovanni Fattori, recandosi con loro a dipingere in campagna. Presto abbandonò la «pittura manierata» di ...
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TOMMASI, Lodovico (Ludovico)
Chiara Ulivi
– Nacque a Livorno il 16 luglio 1866 da Luigi, tesoriere comunale e possidente, e da Isolina Vivoli, ultimo di cinque figli.
Rimasto presto vedovo, Luigi si [...] ad Adele, si formò presto un salotto che accolse tra gli altri Giosue Carducci, Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e soprattutto Silvestro Lega (Dini, in I Tommasi, 2011, pp. 15 ss.). Un rapporto speciale unì Lega ...
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MACCHIAIOLI
Nello Tarchiani
. "Macchiaioli", con allusione al significato popolare di rompicolli capaci d'ogni marioleria, dal critico della Gazzetta del Popolo furono chiamati alcuni pittori che sullo [...] d'Ancona di Pesaro, Giovanni Fattori di Livorno, Vincenzo Cabianca di Verona, Giuseppe Abbati di Venezia, Odoardo Borrani, Telemaco Signorini e Raffaello Sernesi di Firenze, cui va aggiunto lo scultore e pittore Adriano Cecioni di Fontebuona. I più ...
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METAXÀ, Luigi.
– N
Ernesto Capanna
acque a Roma nel 1778 da Demetrio, dei conti di Cefalonia – professore di diritto nell’Accademia ecclesiastica, avvocato ed eminente personalità nell’ambiente giuridico [...] 1842).
Il M., che tenne anche corsi di medicina legale all’Archiginnasio, morì a Roma il 24 nov. 1842.
Il figlio primogenito Telemaco, nato a Roma nel 1803, studiò medicina a Pisa, sotto la guida dello zoologo Paolo Savi. Dopo la laurea tornò a Roma ...
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ORESTE (᾿Ορ???στης, Orestes)
Gennaro Perrotta
Eroe locale dell'Arcadia (il nome significa "il montanaro" e Platone, nel Cratilo, lo trovava ben appropriato al carattere dell'eroe), eponimo della città [...] nominato nell'Iliade (IX, 142), ma senz'accenno alla vendetta; poi in vari passi dell'Odissea, dei quali è soprattutto notevole I, 298 segg., dove il poeta della Telemachia fa lodare da Atena O. come uccisore di Egisto e lo fa proporre come esempio a ...
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generazione Telemaco
loc. s.le f. L'insieme di persone che entra nella vita attiva, per motivi di anagrafe, in un'epoca di crisi ed incertezza politica, sociale, economica, cercando di recuperare dalla generazione precedente indicazioni di...
mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...