Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] essere, secondo la definizione di Georges Duhamel, drammatici, ambientati nell'alta società e caratterizzati suo senso di solidarietà. Grazie ad alcuni grandi film come The kid emergere dal cinema ma anche dalla televisione, dalla musica, dalla moda o ...
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Fantascienza
Darko Suvin
Introduzione
La diffusione della fantascienza è nettamente cresciuta in alcune delle principali nazioni industriali negli ultimi 100-125 anni, anche se con alti e bassi locali [...] è determinato dalla sua stessa definizione in modo più chiaro che nella forme sono però così diversi (ad esempio, molti film di fantascienza più stretto con la narrativa "alta" e con un maggior interesse viene fatto dalla televisione e da Hollywood ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] ciabare «parlare a voce alta», ecc.; Mengaldo 1994: costituzione dell’italiano anche ad altri livelli di analisi. grazie al cinema e alla televisione; ➔ cinema e lingua) -97.
De Felice, Emidio (1977), Definizione del rango, nazionale o regionale, dei ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] verbale, pur non avendo una definizione univoca, può essere delimitata ricorrendo a il campanello stavo guardando la televisione
Quando un processo verbale è sta per correre) e alta generalizzabilità (non subisce, ad es., restrizioni di agentività ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] televisione:
(1) però vederlo in televisione cioè è come se io vedessi te in televisione dei verbi, ma anche nell’uso di modificatori; si noti ad es. l’uso di tipo in (10):
(10) verbali è da segnalare l’alta frequenza d’uso dei verbi ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] in ritardo, dunque, rispetto ad altri paesi europei e, secondo molti, non prima dello sviluppo della televisione, verso la metà del maiuscola) per riprodurre una parola pronunciata a voce più alta.
Sebbene le varietà diamesiche, come tutte le ➔ ...
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sensazione e percezione
David Burr
Maria Concetta Morrone
Il mondo che ci circonda ci appare reale e concreto, e la nostra percezione avviene naturalmente senza essere coscienti del lavoro e dello [...] uomo. Mantenere un’alta sensibilità di discriminazione fra fotoni mentre si guarda la televisione comporterebbe solo uno spreco energetico non cosciente. La definizione di percezione, comunemente sia questo a rifinire e ad agire da collante delle varie ...
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Unione Europea
Luciana Castellina
Il finanziamento nell'ordinamento comunitario
Il Fondo europeo di sostegno cinematografico Eurimages è nato nel 1988, sulla base di un accordo liberamente concluso [...] culturale sta nella definizione di questo bene anomalo film: un frigo prodotto a Hollywood, ad Algeri, a Pechino, a Buenos Aires % nelle sale, ma più alta percentuale per i programmi televisivi) , con la direttiva Televisione senza frontiere del 1989 ...
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MASTRONARDI, Lucio
Federica Merlanti
– Nacque a Vigevano, il 28 giugno 1930, da Luciano e da Maria Pistoja.
La madre era maestra elementare nella cittadina; il padre, ispettore scolastico originario [...] segno di un’intenzione poetica «alta» e, soprattutto, «altra» del pari la definizione critica di una e L. Buñuel) e la televisione, e all’acutizzarsi della nevrosi con una nota di C. Fruttero, Torino 1991, ad ind., e Id., Lettere 1940-1985, a cura ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] rado sono usate in opere di alta dignità letteraria, come dimostrano le numerose In Italia, il cinema, la televisione, la canzone e più timidamente i varietà regionale ritenuta più prestigiosa contribuisce ad abbassarne la valenza di oscenità: accade ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini di...
definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...